fintipa2 ha scritto:
Non so voi da quando state in web, ma non ci vuole molto per capire che il genere poeta è quello più litigioso tra tutte le categorie dell’arte. Basta dare un’occhiata in giro per vedere che litigi e bannazioni sono all’ordine del giorno ovunque e spesso i siti chiudono in conseguenza di ferite mortali che ricevono. Anche qui non ci sono più tanti nomi che arricchivano il sito e dunque ciascuno rifletta se vuole. Ora si vengono a fare delle proposte che sono vecchie quanto i siti come quello di pubblicare in forma anonima. Teoricamente sembra una proposta perfetta ma si è sicuri davvero che non si trasformi in un tiro a segno? Uno dei problemi, secondo me, è che a parole tutti vorrebbero apprendere, tutti sembrano concordi nell’accettazione delle critiche, educate e motivate ma in fondo chi è che davvero dinnanzi alla osservazioni si mette in discussione? Ma c’è un altro problema ancora più importante e decisivo: con quale autorità si interviene su un testo per giudicarlo e dare consigli dal momento che si è tutti sullo stesso piano? Facilmente si passa per saccenti, supponenti, maestri da quattro soldi, professori improvvisati semplicemente perché si è qui e non si è seduti su un nome imponente e importante, critico per studi e merito dimostrato attraverso un curriculum adeguato alla circostanza. Perché uno che magari ha semplicemente preso la poesia in tutti i suoi aspetti, per un impegno di vita dovrebbe sentirsi dire queste cose? Che fare allora? C’è un’unica strada percorribile secondo me ed è quello di leggere e studiare e confrontare il proprio modo di scrivere e i temi affrontati con quello di chi ci ha preceduto e ci corre a fianco. Quello in cui credo è un vero lavoro solitario, fatto di tanta buona volontà e pazienza, di affinamento delle proprie possibilità attraverso un confronto costante con l’autorità di poeti che sono entrati a far parte del nostro patrimonio culturale. Ma se per voi va bene percorrere l’altra strada, fate pure. Non certo sarà un problema per me. saluti
Buonasera
stavo predisponendoti delle risposte, senza mettere in discussione le tue capacità:
"""Pubblicare in anonimato ... sì, qualche tempo fa lo avevo proposto, ora mi pare di averlo prospettato limitandolo al postare qualche testo, nel Forum, giusto per cercare di dare ampio spazio, effettivamente, a commenti e critiche. Giusto per poterci tastare il polso. Qualcuno avrebbe potuto anche giocarci: facendo postare un testo sconosciuto di qualche autore famoso e chissà ...
La sicurezza manca anche nel poter pubblicare domani e se a qualcuno serve imparare che i piccioni stanno da altre parti, non invento certo io modi e forme di difesa. Soggiungo che una parziale sicurezza la si otterrebbe: capire se siamo o meno un gruppo serio;
nella vita l'apprendimento e l'adeguamento logico è evitato solo dagli sciocchi. Inoltre, non si tratta di obbligatori adeguamenti, ma di semplici spunti di riflessione per migliorare;
infatti sui testi non si sentenzia si pone solo il proprio punto di vista;
il nome importante, seduto sul proprio curriculum, vale meno di una nostra genuinità;
se l'impegno della vita può migliorare ... io mi rispondo: perché no!"""
ma ora credo, tu abbia perfettamente ragione. Buona poesia