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ARGOMENTO: Letture e commenti

Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #11

  • Henry Lee
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Faccio una piccola premessa: mi scuso per la mia prolungata assenza, ma il lavoro mi toglie molto tempo ultimamente e quello che mi resta lo utilizzo per un progetto editoriale su cui sto lavorando, ad ogni modo aveva desiderio di esprimere ciò che penso su questo argomento.
Il dilemma sollevato esiste da quando mi sono iscritto, non è stato estinto e credo che arrivi da molto lontano, ancor prima della data in cui mi sono iscritto. Dal mio punto di vista credo che il proprio ego abbia un’incidenza fortissima sui commenti pro e contro; come accolgo un parere non positivo ad una mia poesia o ad un mio scritto? Se scrivo ciò che penso su uno scritto di un altro mio collega-poeta e qualora non sia positivo come può accogliere quello che penso? Un attacco frontale? Potrebbe pensare “ma come si permette questo”? Il “bravo ciao” quanto è utile? Una riflessione su se stessi io penso possa servire nell’affrontare ogni genere di commento, ponendosi sempre anche nei panni di chi legge e non di chi scrive. Posso accettare un parere negativo anche da colui/colei che non coincide col mio gusto e stile? Io credo che una profonda riflessione sia doverosa, come credo che un’emozione vada sempre manifestata, anche fosse negativa, non esistono solo emozioni positive. Esprimiamoci, questo mondo ne ha bisogno, troppi silenzi portano ancora altri silenzi. E se non sono piaciuto, pazienza, deve spingermi a migliorare, non a creare divisioni. Per quanto mi riguarda spero di tornare presto tra i “commentatori” e tra coloro che voglio essere commentati. Voglio un gran bene a questo sito ed a tutti coloro che ne partecipano, mi emozionate molto spesso e vi ringrazio di questo. Un caro saluto. HL.
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #12

  • Davide Bergamin
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Premessa:
scrivo come posso, ho la terza media, faccio errori e spesso ciò che scrivo dopo un po' nemmeno mi piace, quindi se qualcuno volesse criticare anche aspramente le mie "poesie", probabilmente, troverebbe in me un alleato.
Ecco, outing fatto.
Veniamo al discorso commenti.
E' difficile per un poeta commentare il lavoro degli altri, specialmente adesso che siamo rimasti in pochi, il rischio è quello di ripetersi, soprattutto se di commentare non ce ne può fregare di meno.
Quindi non ha senso metterci qui con i "se" e con i "ma": commentare è una rottura! A noi piace scrivere poesie, mica post.
Il problema vero è la visibilità, o meglio l'interesse che ottiene la poesia (poesia in senso assoluto), dato che da sempre se la calcolano in pochi... Siamo sempre in più a scriverla e sempre in meno a leggerla... Figuriamoci! Servirebbe un pubblico esterno, per così dire, di lettori interessati a valutare ciò che il Club propone, ma anche questa è pura utopia.
Onestamente il problema del poeta del nostro tempo è quello di scadere spessissimo in un intimo triste e noioso, relegando le proprie frustrazioni in testi "ermetici" sui quali lampeggia un "IO SONO COSì" che toglie a chi legge la possibilità di immedesimarsi e immergersi (o di capire).
Sembra quasi che si sottenda alla poesia un qualcosa di obbligatoriamente pesante e grigio, va bene il bianco e nero dei ricordi, va bene le lacrime di rugiada e brina, e le farfalle nell'anima... ma son sempre le stesse minestre.
Sorvolerò sulle "poesie del giorno dopo" quelle scritte in dedica a fatti di cronaca (e poi una volta ci son cascato anche io), ne ho lette alcune, più in passato a dire il vero, che sanno di tutto tranne che di poesia. Commenti? Non commenti? Il problema è che se si scrive solo per mostrare la propria anima, ovviamente, chi legge si stufa. Ma forse siamo tutti dei "Merini" che poi un giorno qualcuno scoprirà e diventeremo ricchi e famosi. Per il momento preferisco evitare il manicomio e se possibile scrivere di bellezza che le miserie non hanno mica bisogno dei poeti. I poeti più grandi hanno saputo scrivere (vedi Alda appunto) di bellezza nonostante tutto. Ciao.
Ultima modifica: 5 Anni 4 Mesi fa da Davide Bergamin.
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #13

  • Aita Carla
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Beh, se un'autore è poliedrico nella scelta degli argomenti da trattare, ben ci stanno pure le disgrazie ma il problema è COME scriverne e non SE scriverne. Io nei miei pochi testi scritti dopo fatti che mi hanno toccata non mi sento né ripetitiva né inopportuna.
Perché siamo in pochi? In pochi che postano e commentano perché gli iscritti sono molti.
La Licenza di Scuola Secondaria di accomuna e non ci toglie nulla rispetto a tutto e tutti ma... per quanto riguarda l'interpretazione di un brano altrui, mi spieghi che cosa devono per forza sapere ed indovinare gli altri che ci leggono? Proponiamo un gioco a quiz?
La poesia si respira anche senza riuscire ad interpretare versi. per capire tutto e subito si leggono i romanzi, quindi secondo me ciò che ci differenzia l'un l'altro non è il "cosa dici" ma il "come" lo dici.
In realtà non c'è una sola ricetta per fare buona poesia e continueranno ad esserci un sacco di persone che vorranno dirigere senza sapere nulla o quasi di poesia.
Bastaaaaaaaaaaaaaa vado neeee-


Carla
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #14

  • Davide Bergamin
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Proponiamo un quiz? Bella idea. Sarebbe bello se ogni visitatore, anche non iscritto, potesse esprimere un parere su ciò che legge e magari, a chi scrive, non dare la possibilità di commentare. Ma questa è un' altra utopia. Concordo con te Carla, la poesia si respira... (se c'è) A volte ci si soffoca respirando invece degli "io" ostentati che nulla hanno a che vedere. Se "l'io" personale non diventa "un io" poetico condivisibile (o respirabile) la poesia non è tale. Ma le mie son chiacchiere così, tanto per rendermi un po' più simpatico. :woohoo:
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #15

  • sasha
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Senza allontanarmi troppo dal discorso iniziale di Simone aggiungo che qualsiasi cosa, persona o luogo, non ricevendo cura… prima o poi muore!
Per quanto mi riguarda non amo rispondere ad ogni singolo commento; a meno che non ci sia la necessità di un botta e risposta veloce; preferisco, quindi, dedicarmi alla lettura di testi che possano piacermi/o meno.
Quello che non digerisco sono gli autori che usano i siti come vetrina e si limitano a ringraziare a mo’ di copia incolla: comprendo che il tempo giochi contro… ma quando si entra in un luogo, come fosse casa propria o di amici... un po' di attenzione, educazione e rispetto, vanno prestate: dopotutto, questi siti sono angoli di vita regalati!
Sta di fatto che l'indiffereza invade come una malattia infettiva... e lentamente uccide.
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #16

  • fintipa2
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dico la mia sull'argomento commenti e letture. penso che ci sia in giro una quantità enorme di poeti. a cominciare da Omero a finire a Sanguineti, tanto per non scomodare nessuno dei viventi. E dunque chi va in cerca di maestri, non ha bisogno di andare lontano, basta aprire i libri o cercarli in rete. Ma chi davvero cerca maestri? A parole tutti, ma in fondo chi è disponibile a cambiare una virgola di ciò che pensa e scrive, chi è capace di mettere in discussione il modo di scrivere un verso, che comunque rimane la cellula base della poesia? c'è un problema di senso in questo, secondo me, che è il senso stesso che diamo alla volontà di scrivere qualcosa che chiamiamo poesia e che ognuno di noi deve chiarirsi prima di tutto. Non si scrive per sfogo, come mi è capitato di leggere e non basta infiocchettarsi di belle metafore senza avere un'idea di ciò che si vuole. poi c'è il problema dei commenti. personalmente ho piacere a farli, articolandoli e argomentando su quello che si trasmette. Non so se riesca nei miei sforzi. Resta solo un punto. Non sempre leggo poesie degne di questo nome che come minimo devono essere ben scritte e contenere un minimo di novità rispetto a quello che già so. ciao a tutti\e
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #17

  • Marina Lolli
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Condivido assolutamente il tuo pensiero,un falso "brava/o" è inutile,dannoso,infantile per chi lo scrive e per chi lo accetta sapendo che spesso altro non è che una specie di voto di scambio.La critica deve essere sincera ,che sia positiva o negativa ,è utile ,ci fa crescere,ed è stupido e puerile fare come alcuni che stizziti cancellano i commenti poco graditi
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #18

  • Marina Lolli
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Penso che una poesia nasca da un estremo bisogno di portare fuori un emozione ,che sia positiva o meno,che sia dettata dall'amore o perché no dall 'insofferenza
dalla gelosia o altro,va scritta.
Non vedo perché chi scrive dovrebbe star li a pensare che già altri hanno scritto quel giorno poesie che come la sua esprimono un identico pensiero o sentimento.
Nessun nuovissimo estremo modo di scrivere poesie è ancora nato,e tra i grandi tutti hanno scritto l'amore,la guerra la solitudine etc..se ci si annoia si fa presto ,si passa alla prossima poesia che magari per fortuna ci prende .
Siamo tanti ,siamo diversi ,ognuno con mille sfaccettature,che non sempre coincidono,di nuovo per fortuna.
Condividiamo,commentiamo,se davvero sentiamo di volerlo fare per creare un contatto,un dialogo,uno scambio produttivo.
E poi ,buona poesia .
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #19

  • Davide Bergamin
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Il non essere commentati è già di per sé un commento e va accettato. Se non siamo in grado di suscitare emozioni, meglio prendere atto dei non commenti come di una critica "negativa", anche perché pretendere che qualcuno ci scriva qualcosa solo per animare il club non ha nessun senso. Le poesie devono indurre ai commenti e non il contrario. Buon week end a tutti.
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Letture e commenti 5 Anni 4 Mesi fa #20

  • Marina Lolli
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Ho frequentato un sito di poesia nel quale ci si incensava a vicenda persino quando la poesia commentata entusiasticamente era davvero orribile.A mo'di ribellione ho scritto una poesia che denunciava questo comportamento e la smania di protagonismo di alcuni,e...chi gestisce il sito mi ha risposto che per il tema scelto non potevano pubblicare la poesia .
Non si piace sempre e comunque,non si comprano i commenti con i commenti
La poesia vomiterebbe per certi comportamenti.
Scriviamo,raccontiamo ,senza pensare a certe cose che ci rendono davvero piccoli,
e poi chi lo dice che chi legge e non commenta non si sia emozionato?
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