Chissà che non ci riconosceremo
quando a prescindere dall'angolo
gli occhi sapranno come incrociarsi
Non ci sarà spazio per i rimpianti
già consumati da un uso improprio
Niente da capire
tutto già detto, già sgranato
nel disordine di pensieri troppo svestiti
i venti ci soffieranno contro
e non ci sarà modo di girarli
Nei nostri labirinti
casse di risonanza vuote
si scontreranno nubi di echi opposti
cenere sfuggita alla gravità
una pioggia senza folgore
arriverà sul tardi
solo misere gocce
e ci inventeremo tuoni…
noi, non si poteva essere diversi