Prendete e mangiatene tutti
questo è il corpo di un uomo
offerto in sacrificio
per noi tutti.
E il gallo cantò...
Per tre volte
lui fu rinnegato
per trenta denari venne venduto.
Tu che sei Re
il tuo regno dov'è?
Il suo regno è nell'alto dei cieli
costui è il figlio di Dio...
Sceso in terra per redimere
noi peccatori.
Quest'uomo bestemmia!
Sia condannato alla croce.
Così decisero
l’uomo potente
se né lavò le mani
dandolo in pasto al popolo.
Gli fu dato uno straccio mantello,
 una corona di spine
gli fu conficcata nel capo.
Ora era un re,
il re degli stolti!
Tu che sei l’onnipotente
padre dei cieli
perché non lo salvi?
Elì... Elì, lemà sabàctani...
Morì col capo rivolto alla terra.
Era il figlio di Dio
entrato osannato a Betlemme
con le palme ed i fiori,
poi schernito, umiliato,
come il peggiore ladrone
crocefisso a una croce.
Era lui l'uomo...


 
Profilo Autore: RAFFAELLO CONCA  

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Commenti  

amilcare stunf
+1 # amilcare stunf 19-04-2014 23:07
Il difetto se così si può dire di questa lirica è l'avere attinto in modo pedìssequo a terminologie già sentite che soffrono della sindrome giustappositiva , senza nulla togliere, ovviamente, alla genuinità dell'ispirazion e.
Tiziana Rosella
# Tiziana Rosella 22-04-2014 21:32
Descrizione accurata dell'uomo che è morto per noi salvandoci dal peccato. Bella

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