Già la sentivi nell'aria
la primavera che stava arrivando
la stessa che scandiva gli anni
e percorreva i secoli
di quelle pietre antiche
gonfie di vite vissute
e perdute
tra falsi toni di luce e colori
e odori, e umori
di sterco di cani e piccioni.
-Quanto dolore, piccolo uomo
  dagli occhi chiari come il niente-.

Che importa                       
se fu un caso o il destino
ma come in un sogno sognato
con urla di fiamme e di fuoco
hai chiuso gli occhi per sempre
mentre il branco rideva
e intorno sbocciavano le viole
mentre il giorno
moriva crudele
dentro la tua solitudine.
-Povero, piccolo uomo,
 dagli occhi chiari come il niente.
Profilo Autore: alec18marzo  

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Commenti  

Hera
+1 # Hera 31-01-2018 20:37
versi intensi, carichi di dolcezza e grande raffinatezza espressiva... Complimenti!
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 04-02-2018 19:34
Bellissima poesia bravo ciao.

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