un uomo di mondo raffinato
affabile e gentile.
Se non fosse un antiquario
potrebbe essere un re
tant'è presente e discreto
anche quando non c'è.
Ama il classico, il teatro
il jazz, la musica sinfonica
le donne e il deltaplano.
Giovedì sera a teatro
per il fu Mattia Pascal
Callisto, nel prender posto
mi rivolse un timido:
- Mi scusi per le spalle!... -
Domenica mattina
con il sole e il deltaplano
com'era suo costume
Callisto ha preso il volo
e nessuno l'ha più visto.
Sparito tra le nubi sopra il lago
come un dio pagano.
Ogni tanto mi pare di vederlo
alto nel cielo sorpassare
timido qualcuno e sussurrare
col suo sorriso acerbo:
- Mi scusi per le spalle!... -
Purgatorio
miserabile
Storia malfamata
per il ridicolo timore e il tuo delirio.
vado spargendo sul tuo sentiero
affinché mai tu possa, nel tuo
languido incedere sul mondo,
sentire il freddo della cruda terra
e l'angosciosa carezza del vero
che sempre cerca di catturare
il tuo pensiero, strappandolo
talora all'infinito dei sogni.
Mistiche lingue
dalle sillabe perse
colori,vestiti,ritualità
tratti segnati da rughe
sulle spalle d'ognuno
come tatuaggi.
uomo insito in etnie
retaggi di popoli antichi
idiomi che ricamano
bocche che parlano.
un unico gesto accomuna tutti
il sorriso.
ogni volto né e' pregno
magia che nasce e non si scorda più.
illumina da calore
carezza sul cuore
non ha prezzo
ne guerre lo possono cancellare
universale segno d'amore.
La Primavera
sfrange il sole e volge ai rami
il suo bel dire
mi colora di mare
da li arriva la sua voce e si fa casa .
Mi chiedo quale destino
ci ha unito e ci ha voluto insieme.
Lo stretto tace
il vento passa tra le righe
e sento il tempo riempire le mancanze
ho mani d'aria fresca
e si lascia distillare.
Ho bisogno di leggerezza
e quel che rimane è poesia
e mi basta.
la vita mette alla prova,
piovono addosso lacrime amare,
mi manchi veramente troppo.
Sogno che potrò ritrovarti
cancellando l'inchiostro del male.
Vivo la vita sperando che qualcuno mi capisca.
Ho intrapreso la strada lunga e complessa,
sappiamo che l'odio non può esistere
l'una per l'altra.
Giorni splendenti
che non si spegneranno mai,
resteranno per sempre
impressi nella mia memoria.
Rido in faccia al tempo che passa,
sfido il mio orgoglio,
accarezzando la ferita ancora aperta,
sfido la sfortuna.
il tuo sorriso
amabile è la voce
che a me parla.
Attraverso il mare
profumi di ginestra espande
in veste saggia di pensieri
penetra e fiorisce .
Qualcosa accade
quando si disegna il giorno
e tu riempi il mio silenzio .
Accade che ...
Qualcosa muore
e qualcosa nasce
e il cielo lo sapeva!
amico di sempre,
gusteremo insieme
quattro costine
cotte alla brace
di rami di noce
e parleremo
dei nostri vent'anno
passati da un pezzo
tra gioie, illusioni
e più di una croce.
Vivremo il tepore
di una sera d'estate
ricordando le sere
di estati passate,
consumate a cantare
fra le dune e il mare.
Canteremo alla vita
anche se è già passata
la stagione dei sogni
dalle esaltanti emozioni.
Berremo un bicchiere
di vino rosato
delle nostre campagne
e guarderemo,
senza tanti rimpianti
verso il sole al tramonto.
si avvicina
piano piano.
Danzando
una parola,
una risata,
un progetto in Comune.
Ti osservo
in un caffè
fatto di versi.
Accade
che gli affetti si somigliano,
si avvicinano,
radici
che si intrecciano.
L'arte,
i versi,
la simpatia
che ti fa sentire viva,
ti fa sentire vera,
a te cara amica
dedico queste righe...
con affetto profondo.
Fitti subbugli
ondeggiano tra le sabbie
ancore stanche
si arrampicano
sul monte dell’infinito
che ha nelle sue cime
corde robuste per raggiungerlo.
Una volta lassù
i due simili colori
si abbracciano
creando una miscela di blu
splendida e sconosciuta.
Il nostro afflato è speciale
unisce le nostre anime
nel bene più totale.
Spensieratezza nei giochi prima
complicità poi nel nostro vivere
giocoso e primordiale.
Primavera nel cuore
e germogli a fiorire
nelle giornate di sole e di vento
nella bellezza dei variegati colori
che il tempo ci elargiva.
Trapunta di stelle le nostre risate,
brevi temporali le nostre sfuriate
ma bonaccia il nostro mare
che con dolci onde ci cullava
a mirare orizzonti infiniti
nelle rotte della vita
convergente ancora oggi
nel bene più totale.
per l'amicizia,
è un cerchio che gira
ritornando sempre,
restando
sempre intatta
se è vera,
la vita si allunga
quando c'è un amico,
la vita è bella
con un'amico,
i giorni ti sorridono,
basta una battuta
e tutto si capovolge,
dalla sofferenza
arriva l'allegria,
la vita sarebbe vuota
senza un amico come te,
la vita
avrebbe un
vuoto esistenziale.
“A” come l’inizio del codice delle parole
chi va e chi resta, a qualcuno bisognerà
spiegarlo, ma a chi, se è solo un suono
che sfugge, indefinito, misterioso
e confuso. E perché dargli un nome
non si potrebbe lasciarlo nel vago
solo eco, malia della gola arrochita
dal fumo? La magia l’hai veduta
correva veloce sulle acque del lago
si sporgeva dall’oblò della nave e come
sulla verticale del giorno, è curioso
respirava coi polmoni del tuono.
Poi c’è stata la pioggia e tornerà
ancora, ma ora che sono sbocciate le viole
sarà primavera, la data è quasi la stessa
è il karma che si fa beffe della difesa
preparata per l’occasione. A qualcosa
è servito allungare il tragitto, sbagliare
strada, se proprio all’angolo dell’ospizio
dei torturatori il vento è girato di colpo.
Suoni doppi, vocali ripetute, è la fantasia
a non essere infinita? La tua, la mia
quella di tutti, avrai il mio scalpo
e ti lascerò il tuo, se cerchi un indizio
se lo trovo io, sarà in questo origliare
dei sensi storditi. Il fiore è la rosa
il verbo è respirare, la casa è la chiesa
senza altare, l’amica è una principessa.
e perciò va festeggiato.
Celebriamolo con i botti
o vuotando tini e botti.
Abbracciamoci contenti
e lasciamo il mal di denti.
Molti auguri a tutti quanti,
agli assenti e agli astanti,
a chi mi legge con affetto,
a chi crede sia un inetto,
a chi mi legge mai o spesso
e a chi crede sia un fesso.
Che il duemiladiciassette
doni gioia ed ore elette;
che il Signor vi benedica
e Vi allevi la fatica.
non occorre fretta per imparare,
basta attendere gli eventi un attimo
e senti la brezza, galleggiano i giorni
Tra l’onda di questo scoglio tra il
desinare e il vespro ogni cuore è senza
affanno, si consola alla sfera di sole
e s’apre la rosa.
Il baco appeso al ramo fa brevi preci
aspetta il tempo, quello stesso che lo
farà volare, entra nei cuori l’amore
senza preferenze, ristora l’anima afflitta
prima che si perda.
Ritrovo qui un amico che saluto,
era anni lontano dalla mia vista,
lui non è come me permaloso lui
tira dritto e non si perde in futili
discorsi.