Kerouac Kerouac,
il lungo cammino per la libertà
il libro dello scrittore,
on the road,
una ricerca mistica,
quasi religiosa della libertà,
di se stessi,
di un modo migliore di vivere,
fuori dagli schemi e dal
sistema,
una ricerca sofferta,
spasmodica,
cruenta incasinata,
tra viaggi,
sbronze,
momenti di solitudine e confusione,
in cui ,a volte,non si ha altro da offrire,
se non i propri dubbi e l’incertezza;
una ricerca di libertà,
di spazi liberi,
di poter scegliere da soli.
Libertà.
il lungo cammino per la libertà
il libro dello scrittore,
on the road,
una ricerca mistica,
quasi religiosa della libertà,
di se stessi,
di un modo migliore di vivere,
fuori dagli schemi e dal
sistema,
una ricerca sofferta,
spasmodica,
cruenta incasinata,
tra viaggi,
sbronze,
momenti di solitudine e confusione,
in cui ,a volte,non si ha altro da offrire,
se non i propri dubbi e l’incertezza;
una ricerca di libertà,
di spazi liberi,
di poter scegliere da soli.
Libertà.
4 commenti
Fuochi e libertà,
innovazioni inconsistenti e instabili.
Piste di aggiornamento,
belle storie,
partecipazione, coesione,
e fuorionda a più non posso.
Ordina il potere:
il perseguire, il trasformare,
il creare dolci transiti,
e ritmate prospettive.
La sua, è promessa fedele
a un benessere insincero...
... e l'infelicità dell'Eros!
La sua, è promessa fedele
a un benessere insincero...
... e l'infelicità dell'Eros!
E’ sempre in onda
la sua più smisurata presunzione…
la sua più smisurata presunzione…
…miscela perfetta, per ricavarne vantaggi , e libero gioco!
Verso spiriti nuovi, più forti e sicuri,
devono tender le speranze
Oscurare, presto questo medioevo,
l’orrenda, millenaria mentalità
che non sà costruire strade.
Verso nuovi condottieri
dobbiam tendere lo sguardo
per preparare grandi rischi
e totali tentativi di nuova disciplina
contro ogni gratuita violenza
o altra forma di regresso e offesa.
E’ sicuro…certo!
Verso spiriti liberi e sinceri
deve tendere il pensiero,
capace di scrutare ogni orizzonte
e tutte le poetiche altitudini.
Assolutamente! E inesorabilmente!
Tendere, le nostre mani
verso nuove mani libere e creatrici,
che creino volontà
contro “l’assurdità dei molti".
Assurda forma... ultima, di questa storia,
col suo pericolo tremendo
di giungere e fallire
nella più misera sozzura…
La terra è stanca… reclama nuovo senso,
un nuovo Uomo!
Quest’uomo …
...nell’oggi della dissoluzione,
...nell’oggi della dissoluzione,
che va conoscendo le più mescolate razze,
impulsi, metri e antitetici giudizi,
che lottano l’un l’atro
e raramente fanno pace.
Quest’uomo,
con le sua luce fioca,
con le sua luce fioca,
e ormai senza più l’uomo;
cieco, nella sua grande guerra
che è solo con se stesso,
e, che, se stesso è…
…Quest’uomo,
con i suoi principi ormai a brandelli,
con i suoi principi ormai a brandelli,
col suo unico amore
per la più quieta distensione
per la più quieta distensione
e la tranquillità mediocre.
Sempre in attesa avida
del più pigro riposo,
Sempre in attesa avida
del più pigro riposo,
ansioso anelito al sabato salvifico:
misera pretesa,
misera pretesa,
d’autoinganno ed illusoria pace.
Povero questuomo!
Povero questuomo!
Nell’epoca della bugia,
di nere pieghe e trionfanti mali,
strano incantesimo dell’inffiacchimento:
egli, non comprende la guerra contro sé!
egli, non comprende la guerra contro sé!
Inorridita, invoco …Voluntas!
L’errore di cui mi pento è l’aver sbagliato dio.
Quando mi hanno parlato del dio dei lebbrosi
o degli emarginati e di quello dei misericordiosi
forse avrei dovuto prendere il cappello e dire addio.
Perché ora che mi ritrovo sul palco di questo teatro
con una pallottola nello stomaco e l’altra nel cuore
ho capito in un lampo che c’era un dio del rancore
nascosto nella sala che mi ha sprofondato in un baratro.
Il dio degli assassini in nero e della dura sorte
dei kalashnikov assordanti e dei passamontagna
delle lame affilate e delle granate di montagna
delle preghiere recitate come litanie di morte.
C’era un riff di vita prima degli spari
e chitarre blues lancinanti con giochi di luce
Ora solo lamenti nel buio e odore di brace
vite spezzate o deragliate su oscuri binari.
L’ultimo attimo di silenzio può servire a capire
cosa è davvero successo e dov’è infine l’uscita
quale è il dio che mi aspetta a festa finita
e se potrà esserci ancora un altro concerto da sentire.
Quando mi hanno parlato del dio dei lebbrosi
o degli emarginati e di quello dei misericordiosi
forse avrei dovuto prendere il cappello e dire addio.
Perché ora che mi ritrovo sul palco di questo teatro
con una pallottola nello stomaco e l’altra nel cuore
ho capito in un lampo che c’era un dio del rancore
nascosto nella sala che mi ha sprofondato in un baratro.
Il dio degli assassini in nero e della dura sorte
dei kalashnikov assordanti e dei passamontagna
delle lame affilate e delle granate di montagna
delle preghiere recitate come litanie di morte.
C’era un riff di vita prima degli spari
e chitarre blues lancinanti con giochi di luce
Ora solo lamenti nel buio e odore di brace
vite spezzate o deragliate su oscuri binari.
L’ultimo attimo di silenzio può servire a capire
cosa è davvero successo e dov’è infine l’uscita
quale è il dio che mi aspetta a festa finita
e se potrà esserci ancora un altro concerto da sentire.
Non hai più il tuo centro,
oh, mio unico Universo!
Ogni i sostanza si è disciolta nella relazione,
le identità non hanno approdo,
e le inutili cerimonie dell’io.
Irripetibile,
mio unico Universo,
mio unico Universo,
sei ormai quasi infrequentabile!
Si dissolvono i significati
e incontrollabili divengono i processi…
Come?
Come?
La via di fuga, l'agognato approdo?
Urlo:
La lotta! La lotta!…
Non vi è niente di peggio
Non vi è niente di peggio
di questa orribile decisione…funesta!
Calunniatrice, avvelenata, dannosa
di tutta l’ostilià contro la vita .
Non guardi bene tu che m’assomigli?
Han preparato tutto
i nuovi profeti del perire:
i nuovi profeti del perire:
ovunque vedo una sorta d’isteria,
l’attenzione alla rovina,
e quel raro uomo che parla di avvenire
è forse cattivo o quasi stolto…
Urlo:
Urlo:
….Ecrasez l’infame!
Stanco in attesa delle stelle
accetterò la sfida del silenzio
il silenzio di questa notte
che racchiude ogni mia paura
e sfiderò ancora i ricordi
che nel loro muto planare
piegano l'anima mia
figlia della solo speranza
e sfiderò le onde del mare
cavalcherò tutte le tempeste
finché all'arrivo del mattino
sarò io l'unico vincitore.
accetterò la sfida del silenzio
il silenzio di questa notte
che racchiude ogni mia paura
e sfiderò ancora i ricordi
che nel loro muto planare
piegano l'anima mia
figlia della solo speranza
e sfiderò le onde del mare
cavalcherò tutte le tempeste
finché all'arrivo del mattino
sarò io l'unico vincitore.
Quando eravamo giovani,
era tutto diverso,
era differente,
qaundo eravamo giovani,
eravamo liberi,
e tutto
era semplice,
chiaro e diretto,
la salute era sicura,
e i problemi non molti;
quando eravamo giovani,
non avevamo pazienza,
e tutto sembrava ingiusto e
insopportabile;
dove sono quei tempo,
quegli anni di rabbia,
di malessere,
di ribellione,
eravamo giovani,
giovani.
era tutto diverso,
era differente,
qaundo eravamo giovani,
eravamo liberi,
e tutto
era semplice,
chiaro e diretto,
la salute era sicura,
e i problemi non molti;
quando eravamo giovani,
non avevamo pazienza,
e tutto sembrava ingiusto e
insopportabile;
dove sono quei tempo,
quegli anni di rabbia,
di malessere,
di ribellione,
eravamo giovani,
giovani.
Ribellione musicale
Eli stà chiusa nel suo abbaino,
e non parla con la gente;
se anche parlasse,
nessuno l’ascolterebbe,
se anche lo facessero,
nessuno
poi la capirebbe;
ed allora passa le giornate intere,
ad ascoltare,
le varie band musicale;
da qualche tempo,
c’è una musica nell’aria,
c’è un vento nuovo,
è la ribellione,
è la contestazione
a questo sistema,
a questo mondo schifoso,
ribellione,
ancora ribellione,
che ti dice,
di mollare le menate,
e di metterti a lottare,
anche s e ti sono tutti contro,
e dormono tutti
e hanno il cervello corto,
e la massa,
si accontenta sempre,
e vive nella stupidità
e l’ignoranza,
e seguono il gregge,
delle idee altrui,
e delle mode dei potenti,
che ci vogliono tutti deficienti
e con pochi pensieri,come bestioline.
Musica ribelle,
ribellione,
a tutto questo,
me ne frego,
e non seguo il carrozzone,
stò fermo o vado via,
e vivo la vita mia.
Eli stà chiusa nel suo abbaino,
e non parla con la gente;
se anche parlasse,
nessuno l’ascolterebbe,
se anche lo facessero,
nessuno
poi la capirebbe;
ed allora passa le giornate intere,
ad ascoltare,
le varie band musicale;
da qualche tempo,
c’è una musica nell’aria,
c’è un vento nuovo,
è la ribellione,
è la contestazione
a questo sistema,
a questo mondo schifoso,
ribellione,
ancora ribellione,
che ti dice,
di mollare le menate,
e di metterti a lottare,
anche s e ti sono tutti contro,
e dormono tutti
e hanno il cervello corto,
e la massa,
si accontenta sempre,
e vive nella stupidità
e l’ignoranza,
e seguono il gregge,
delle idee altrui,
e delle mode dei potenti,
che ci vogliono tutti deficienti
e con pochi pensieri,come bestioline.
Musica ribelle,
ribellione,
a tutto questo,
me ne frego,
e non seguo il carrozzone,
stò fermo o vado via,
e vivo la vita mia.
Masaniello è qui,
Masaniello
È tornato;
sono io,
sono quà,
e scusate ho fretta,
il popolo aspetta;
per la gente sono solo
il matto,
il pazzo;
ma io vado avanti con
la mia guerra,
non mi arrendo e mi ribello,
e faccio quello che mi và,
e non sono sclerato,sono pure diplomato,
e sono strano,
e stravagante,
per rivolta,
al sistema imperante;
e lo dico elo scrivo,
in una poesia,
perché tu
legga,
della lotta mia,
e del dolore
della vita mia,
in un mondo
di cattiveria e di apatia.
Masaniello
È tornato;
sono io,
sono quà,
e scusate ho fretta,
il popolo aspetta;
per la gente sono solo
il matto,
il pazzo;
ma io vado avanti con
la mia guerra,
non mi arrendo e mi ribello,
e faccio quello che mi và,
e non sono sclerato,sono pure diplomato,
e sono strano,
e stravagante,
per rivolta,
al sistema imperante;
e lo dico elo scrivo,
in una poesia,
perché tu
legga,
della lotta mia,
e del dolore
della vita mia,
in un mondo
di cattiveria e di apatia.
Si è consumato il dolore
nel silenzio nel accarezzare con spine di rose
per mille anni certi ricordi
non avendo il coraggio di falli svanire
non era un gioco
ingannate insultate nel collezionare le belle parole
crudi gesti infami padroni su fragili corpi
di fiori splendidi soffocandole l'anima di crudeltà congelata
troncando sogni mete e speranze
su questo tappeto di lacrime
rosso sangue come una spada
sconficcata nel cuore dove c'è rimasto tanto dolore
Non c'è più spazio,
non c'è più pentimento!
Mi riscopro sazio,
gonfio di sentimento!
Di anelare stanco,
vivere l'angoscia pesa
con l'anima stesa
e il giudizio di fianco.
Non più poesia allora
non posso avere torto
qualcosa dentro è morto
l'anima non lavora.
Dacchè non più noi due,
sulla meta concordi
dacchè non mi ricordi
delle parole tue.
Sol tempo andato rimpiango,
dalla sveglia al mattino,
sopito mi rimango,
in giro mi incammino,
vagando tra il casino,
sarò eterno ramingo,
sparisco, mi estingo.
non c'è più pentimento!
Mi riscopro sazio,
gonfio di sentimento!
Di anelare stanco,
vivere l'angoscia pesa
con l'anima stesa
e il giudizio di fianco.
Non più poesia allora
non posso avere torto
qualcosa dentro è morto
l'anima non lavora.
Dacchè non più noi due,
sulla meta concordi
dacchè non mi ricordi
delle parole tue.
Sol tempo andato rimpiango,
dalla sveglia al mattino,
sopito mi rimango,
in giro mi incammino,
vagando tra il casino,
sarò eterno ramingo,
sparisco, mi estingo.
Scappiamo da qua , non ne posso più
andiamo nello spazio per regnare lassù,
Smetti di commiserarti e cambiati il vestito
è vicino quel sogno che avevi solo lambito,
dimentica gli insuccessi , esclamami un sì
facciamo le valigie e nemmeno più un istante qui.
Abbiamo le chiavi nelle nostre mani
per mettere in moto e sparire domani ,
Getta la maschera e vesti la bellezza ,
aumenta il desiderio , distruggi la tristezza .
Azzera le sconfitte , saluta la mediocrita'
facciamo le valigie , riempiamole di felicità.
andiamo nello spazio per regnare lassù,
Smetti di commiserarti e cambiati il vestito
è vicino quel sogno che avevi solo lambito,
dimentica gli insuccessi , esclamami un sì
facciamo le valigie e nemmeno più un istante qui.
Abbiamo le chiavi nelle nostre mani
per mettere in moto e sparire domani ,
Getta la maschera e vesti la bellezza ,
aumenta il desiderio , distruggi la tristezza .
Azzera le sconfitte , saluta la mediocrita'
facciamo le valigie , riempiamole di felicità.
Grigia si attacca
la cenere
lenta, inesorabile
come il male
che nell'anima scende
ammucchiando in pire
corpi decimati
mentrela città svanisce
in follie di fuoco
La musica è un gentil tocco
per l'anima, si alza
incompresa nella melodia
di un pianoforte
avvolge sensibili
brandelli d'umano
astrae la mente
dal dolore sollevando
la cenere densa
pigra, grigia
in ovattati silenzi si alza
vetri riflettono mani
che nell'aria mimano
disperate sinfonie
per riscoprirepulsioni emozionali
dentro la cavità morta
di un mondo perso
nella follia idolatra
di sanguinari Moloch.
Tributo alla figura di Wladyslaw Szpilman
la cenere
lenta, inesorabile
come il male
che nell'anima scende
ammucchiando in pire
corpi decimati
mentrela città svanisce
in follie di fuoco
La musica è un gentil tocco
per l'anima, si alza
incompresa nella melodia
di un pianoforte
avvolge sensibili
brandelli d'umano
astrae la mente
dal dolore sollevando
la cenere densa
pigra, grigia
in ovattati silenzi si alza
vetri riflettono mani
che nell'aria mimano
disperate sinfonie
per riscoprirepulsioni emozionali
dentro la cavità morta
di un mondo perso
nella follia idolatra
di sanguinari Moloch.
Tributo alla figura di Wladyslaw Szpilman