Kerouac Kerouac,

il lungo cammino per la libertà

il libro dello scrittore,

on the road,

una ricerca mistica,

quasi religiosa della libertà,

di se stessi,

di un modo migliore di vivere,

fuori dagli schemi e dal

sistema,

una ricerca sofferta,

spasmodica,

cruenta incasinata,

tra viaggi,

sbronze,

momenti di solitudine e confusione,

in cui ,a volte,non si ha altro da offrire,

se non i propri dubbi e l’incertezza;

una ricerca di libertà,

di spazi liberi,

di poter scegliere da soli.

Libertà.

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Profilo Autore: stefano medel  

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Fuochi e libertà,
    innovazioni  inconsistenti e instabili.
Piste di aggiornamento,
  belle storie,
partecipazione, coesione,
e fuorionda a più non posso.
Ordina il  potere:
 il perseguire, il trasformare,
il creare dolci transiti,
   e ritmate prospettive.
 La  sua, è promessa fedele 
a un benessere insincero...
... e l'infelicità dell'Eros!
E’ sempre in onda
 la sua più smisurata presunzione…
        …miscela perfetta, per ricavarne vantaggi , e libero gioco!

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Profilo Autore: Hera  

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Verso spiriti nuovi, più forti e sicuri,
 devono  tender  le  speranze
  Oscurare, presto questo medioevo,
l’orrenda, millenaria  mentalità
che non sà costruire strade.

Verso nuovi  condottieri
dobbiam tendere lo sguardo
per preparare grandi rischi
e totali tentativi di nuova disciplina
contro  ogni gratuita violenza
   o altra forma di regresso e offesa.

E’ sicuro…certo!
Verso spiriti  liberi e sinceri
 deve tendere il pensiero,
capace di scrutare  ogni orizzonte
e  tutte le poetiche altitudini.

Assolutamente! E inesorabilmente!
 Tendere, le nostre mani
 verso nuove mani libere e creatrici,
che creino  volontà
 contro  “l’assurdità dei molti".

    Assurda  forma... ultima, di questa storia,
col suo pericolo tremendo
di giungere e fallire
nella  più misera sozzura…
 
La terra è stanca… reclama nuovo senso,
un nuovo Uomo!



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Profilo Autore: Hera  

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   Quest’uomo …
  ...nell’oggi della dissoluzione,
che va conoscendo le più mescolate razze,
impulsi, metri e antitetici giudizi,
che lottano l’un l’atro
   e raramente  fanno pace.


Quest’uomo, 
con le sua luce fioca,
e ormai senza più l’uomo;
cieco, nella  sua grande  guerra
che è solo con se stesso,
e, che, se stesso  è…


…Quest’uomo,
con i suoi principi ormai a brandelli,
col suo  unico amore 
per la più quieta distensione
e la tranquillità mediocre.


Sempre in attesa avida
del più pigro riposo,
ansioso anelito al sabato salvifico:
misera  pretesa,
d’autoinganno ed illusoria pace.


Povero questuomo!
Nell’epoca della  bugia,
di nere pieghe e  trionfanti mali,
strano incantesimo dell’inffiacchimento:
egli, non comprende la guerra contro sé!

 Inorridita, invoco …Voluntas!



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Profilo Autore: Hera  

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L’errore di cui mi pento è l’aver sbagliato dio.

Quando mi hanno parlato del dio dei lebbrosi

o degli emarginati e di quello dei misericordiosi

forse avrei dovuto prendere il cappello e dire addio.



Perché ora che mi ritrovo sul palco di questo teatro

con una pallottola nello stomaco e l’altra nel cuore

ho capito in un lampo che c’era un dio del rancore

nascosto nella sala che mi ha sprofondato in un baratro.



Il dio degli assassini in nero e della dura sorte

dei kalashnikov assordanti e dei passamontagna

delle lame affilate e delle granate di montagna

delle preghiere recitate come litanie di morte.



C’era un riff di vita prima degli spari

e chitarre blues lancinanti con giochi di luce

Ora solo lamenti nel buio e odore di brace

vite spezzate o deragliate su oscuri binari.



L’ultimo attimo di silenzio può servire a capire

cosa è davvero successo e dov’è infine l’uscita

quale è il dio che mi aspetta a festa finita

e se potrà esserci ancora un altro concerto da sentire.
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Profilo Autore: mybackpages  

Questo autore ha pubblicato 327 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Non hai più il tuo centro,  
oh, mio unico Universo!
    Ogni i sostanza  si è disciolta nella relazione,
le identità non hanno approdo,
 e le inutili cerimonie dell’io.

Irripetibile,
mio unico Universo,
sei ormai quasi infrequentabile!
Si  dissolvono i significati
     e incontrollabili divengono i processi…

Come?
       La  via di fuga, l'agognato approdo?
  Urlo:
   La lotta!   La lotta!…

   Non vi è  niente di peggio
    di questa orribile decisione…funesta!
      Calunniatrice, avvelenata, dannosa
        di tutta l’ostilià contro la vita .

Non guardi bene  tu che m’assomigli?
Han preparato tutto
 i nuovi profeti del perire:
ovunque vedo  una sorta d’isteria,
l’attenzione alla rovina,
e quel raro uomo che parla di avvenire
è  forse  cattivo o quasi stolto…

Urlo:
….Ecrasez  l’infame!
 





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Profilo Autore: Hera  

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Stanco in attesa delle stelle

accetterò la sfida del silenzio

il silenzio di questa notte

che racchiude ogni mia paura




e sfiderò ancora i ricordi

che nel loro muto planare

piegano l'anima mia

figlia della solo speranza




e sfiderò le onde del mare

cavalcherò tutte le tempeste

finché all'arrivo del mattino

sarò io l'unico vincitore.

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Profilo Autore: CALOGERO PETTINEO  

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Quando eravamo giovani,

era tutto diverso,

era differente,

qaundo eravamo giovani,

eravamo liberi,

e tutto

era semplice,

chiaro e diretto,

la salute era sicura,

e i problemi non molti;

quando eravamo giovani,

non avevamo pazienza,

e tutto sembrava ingiusto e

insopportabile;

dove sono quei tempo,

quegli anni di rabbia,

di malessere,

di ribellione,

eravamo giovani,

giovani.
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Profilo Autore: stefano medel  

Questo autore ha pubblicato 234 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
Ribellione musicale

Eli stà chiusa nel suo abbaino,

e non parla con la gente;

se anche parlasse,

nessuno l’ascolterebbe,

se anche lo facessero,

nessuno

poi la capirebbe;

ed allora passa le giornate intere,

ad ascoltare,

le varie band musicale;

da qualche tempo,

c’è una musica nell’aria,

c’è un vento nuovo,

è la ribellione,

è la contestazione

a questo sistema,

a questo mondo schifoso,

ribellione,

ancora ribellione,

che ti dice,

di mollare le menate,

e di metterti  a lottare,

anche s e ti sono tutti contro,

e dormono tutti

e hanno il cervello corto,

e la massa,

si accontenta sempre,

e vive nella stupidità

e l’ignoranza,

e seguono il gregge,

delle idee altrui,

e delle mode dei potenti,

che ci vogliono tutti deficienti

e con pochi pensieri,come bestioline.

Musica ribelle,

ribellione,

a tutto questo,

me ne frego,

e non seguo il carrozzone,

stò fermo o vado via,

e vivo la vita mia.
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Profilo Autore: stefano medel  

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Masaniello è qui,

Masaniello

È tornato;

sono io,

sono quà,

e scusate ho fretta,

il popolo aspetta;

per la gente sono solo

il matto,

il pazzo;

ma io vado avanti con

la mia guerra,

non mi arrendo e mi ribello,

e faccio quello che mi và,

e non sono sclerato,sono pure diplomato,

e sono strano,

e stravagante,

per rivolta,

al sistema imperante;

e lo dico  elo scrivo,

in una poesia,

perché tu

legga,

della lotta mia,

e del dolore

della vita mia,

in un mondo

di cattiveria  e  di apatia.
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Profilo Autore: stefano medel  

Questo autore ha pubblicato 234 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
                                                                                       
                                                                                      Si è consumato il dolore
                                                                       nel silenzio nel accarezzare con spine di rose
                                                                                    per mille anni certi ricordi 
                                                                             non avendo il coraggio di falli svanire
                                                                                           non era un gioco
                                                                  ingannate insultate nel collezionare le belle parole
                                                                          crudi gesti infami padroni su fragili corpi
                                                             di fiori splendidi soffocandole l'anima di crudeltà congelata
                                                                               troncando sogni mete e speranze
                                                                                   su questo tappeto di lacrime 
                                                                                   rosso sangue come una spada
                                                                     sconficcata nel cuore dove c'è rimasto tanto dolore






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Profilo Autore: Eleonora Carullo  

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Non c'è più spazio,

non c'è più pentimento!

Mi riscopro sazio,

gonfio di sentimento!




Di anelare stanco,

vivere l'angoscia pesa

con l'anima stesa

e il giudizio di fianco.




Non più poesia allora

non posso avere torto

qualcosa dentro è morto

l'anima non lavora.

Dacchè non più noi due,

sulla meta concordi

dacchè non mi ricordi

delle parole tue.




Sol tempo andato rimpiango,

dalla sveglia al mattino,

sopito mi rimango,

in giro mi incammino,

vagando tra il casino,

sarò eterno ramingo,

sparisco, mi estingo.


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Profilo Autore: Demonius  

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Scappiamo da qua , non ne posso  più

andiamo nello spazio per regnare lassù,

Smetti di commiserarti e cambiati il vestito 

è vicino quel sogno che avevi solo lambito,

dimentica gli insuccessi , esclamami un sì

facciamo le valigie e nemmeno più un istante qui.

Abbiamo le chiavi nelle nostre mani

per mettere in moto e sparire domani ,

Getta la maschera e vesti la bellezza ,

aumenta il desiderio , distruggi la tristezza .

Azzera le sconfitte , saluta la mediocrita'

facciamo le valigie , riempiamole di felicità.

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Profilo Autore: simone corrieri  

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E urlo al vento tutta la mia rabbia
e  corro in libertà.

Affido il mio dolore alla sabbia
e i miei pensieri all’immensità.
La brezza mi cattura,
dai flutti vengo avvolta.
Cado e mi rialzo
ancora
un’altra volta.




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Profilo Autore: Giovanna Vecchio  

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Grigia si attacca
la cenere
lenta, inesorabile
come il male
che nell'anima scende
ammucchiando in pire
corpi decimati
mentrela città svanisce
in follie di fuoco

La musica è un gentil tocco
per l'anima, si alza
incompresa nella melodia
di un pianoforte
avvolge sensibili
brandelli d'umano
astrae la mente
dal dolore sollevando
la cenere densa

pigra, grigia
in ovattati silenzi si alza
vetri riflettono mani
che nell'aria mimano
disperate sinfonie
per riscoprirepulsioni emozionali
dentro la cavità morta
di un mondo perso
nella follia idolatra
di sanguinari Moloch.

Tributo alla figura di Wladyslaw Szpilman 
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Profilo Autore: Enrico Barigazzi  

Questo autore ha pubblicato 160 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.
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