Non ti credo
non credo ai tuoi occhi
al tuo modo di fare
al tuo sorriso
al miele che spargi nel parlare.
Non ti credo
non credo al tuo clero
alle tue preghiere
e quando guardo il viso di tua moglie
segnato dalle sberle
quando sento la tua voce
che fa tremare il tuo castello
mi racconti sempre
di gioia e amore
ti dimostri vero e grande uomo
ma tu dell'uomo hai solo il fallo
e il villoso petto
dove sfoggi la croce indegnamente.
No, non ti credo
perchè mai in te vedo cattiveria
sei sempre a versare il vino
nel calice d'oro
dell'altare apparecchiato
tu pagano inginocchiato
chiedi perdono e menti
menti al mondo
a me
a te stesso
al Dio che non conosci
e profani nella tua intimità.
non credo ai tuoi occhi
al tuo modo di fare
al tuo sorriso
al miele che spargi nel parlare.
Non ti credo
non credo al tuo clero
alle tue preghiere
e quando guardo il viso di tua moglie
segnato dalle sberle
quando sento la tua voce
che fa tremare il tuo castello
mi racconti sempre
di gioia e amore
ti dimostri vero e grande uomo
ma tu dell'uomo hai solo il fallo
e il villoso petto
dove sfoggi la croce indegnamente.
No, non ti credo
perchè mai in te vedo cattiveria
sei sempre a versare il vino
nel calice d'oro
dell'altare apparecchiato
tu pagano inginocchiato
chiedi perdono e menti
menti al mondo
a me
a te stesso
al Dio che non conosci
e profani nella tua intimità.
Commenti
E quel bisogno di essere perfetti per essere accettati, o primi, o qualcosa ...così sbagliato e bigotto.
Non sono in grado di attribuirti un alias, ma mi è piaciuta molto. Grazie
Solo tu potevi scrivere una poesia usando questo distaccato ma tangibile disprezzo per questo argomento (non voglio pronunciare la parola uomo perché non lo ritengo tale ) .
Hai usato un linguaggio che "vieta " di staccare gli occhi dal testo , scorrevole e mai pesante nella lettura ,ma greve e insopportabile nel contenuto