Sono nata un venerdì di primavera
ma non sapevo che Venere mia
potesse spesso ridurre in cenere
i miei tentativi di assoluta magia.
Così la poesia lieve
vede il mio incedere tra i versi
con occhi spauriti di rugiada
o con lame taglienti di gatta innamorata
e ride sempre la notte.
Forse questa è
la mia strana maledizione.
ma non sapevo che Venere mia
potesse spesso ridurre in cenere
i miei tentativi di assoluta magia.
Così la poesia lieve
vede il mio incedere tra i versi
con occhi spauriti di rugiada
o con lame taglienti di gatta innamorata
e ride sempre la notte.
Forse questa è
la mia strana maledizione.
Piedi affusolati,
sinuosi come seta mi accarezzate le gambe.
Piedi smorfiosi con smalto rosso che sussurra "prendimi",
piedi intravisti dai sandali che proiettano passione,
piedi che salgono sui miei per ballare le nostre canzoni,
piedi mai avrei pensato di dedicarvi una poesia....
Ma la meritate se avete la capacità di portarmi dalla mia amata
sinuosi come seta mi accarezzate le gambe.
Piedi smorfiosi con smalto rosso che sussurra "prendimi",
piedi intravisti dai sandali che proiettano passione,
piedi che salgono sui miei per ballare le nostre canzoni,
piedi mai avrei pensato di dedicarvi una poesia....
Ma la meritate se avete la capacità di portarmi dalla mia amata