Ho visto due galli in una vecchia stalla
e fuori invece nella stradetta polverosa
qualche femmina di tacchino dall'aria sconcertata e il collo pelato

gli archi in pietra lisciavano smussati il lusso di restarvi a regnare,
con un tripudio sfavillante i primi,
ventaglio verdeazzurro e blucobalto ed amarantone
aprivano con uno scatto tra una parola e quella successiva
sicché l'opera del canto potesse assumere il valore di un gioiello prezioso
da  "p r o n u n c i a r e" quasi
dopo rulli di tamburo
facendo una riverenza
alla melanconia.
Aprivano il becco da morto le seconde,
guardando altrove,
le magre monache 
dell'aia.



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Profilo Autore: Alberto Automa  

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