Amara.
Come il sapore alterato
della albicocca col verme.
Come le ciliegie
a San Silvestro.
Come la liquirizia pura.
“In notti comete,
nel caldo silenzio
del quinto sbadiglio,
sentirò le tue unghie
carezzar le mie braccia,
sentirò il vuoto strozzarmi la gola
e la lama insinuarsi nel polso,
dolcemente,
disperdendo nel mondo
l’amaro della vita,
in tutte le sue tonalità
e graduazioni”.
Dolce.
Come la fragranza botanica
del tuo collo di donna.
Come una coppa gelato
alla gianduia.
Come il muschio bianco,
“In pomeriggi sbarazzini,
nel soffuso vociare
della marina già alticcia,
sentirò le tue labbra
sfiorarmi una guancia,
sentirò il sorriso invadermi il viso
e la mia mano intrecciare la tua,
dolcemente,
diluendo nel vino
il dolce della vita,
in tutte le sue sembianze
forme e posizioni”.
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I momenti più belli. I momenti più brutti.