Mi struscio come gatto
nell’alcova disfatta,
nell’odore che hai lasciato.
Parte di te è ancora qui
a smuovere ricordi
di una notte aggrovigliata
di sensi composta.
Gambe intrecciate
come corona di Cristo
di spine e di sangue
a turbare la mente
corpi nudi che s’accavallano
come onde spinte da maestrali venti,
si ricongiungono al mare
nell’estenuante corsa.
Mani vogliose, curiose,
che cercano i frutti proibiti
detentori dell’estremo piacere,
ne assaporano il gusto
nel leggero tatto,
fino a quando, gli organi vibranti
si trasmutano in ultimi pezzi di puzzle,
che nell’incastro perfetto
determinano il sublime dipinto.
Così stremata rivivo il ricordo,
sola nel letto, della magica notte
appena passata.
nell’alcova disfatta,
nell’odore che hai lasciato.
Parte di te è ancora qui
a smuovere ricordi
di una notte aggrovigliata
di sensi composta.
Gambe intrecciate
come corona di Cristo
di spine e di sangue
a turbare la mente
corpi nudi che s’accavallano
come onde spinte da maestrali venti,
si ricongiungono al mare
nell’estenuante corsa.
Mani vogliose, curiose,
che cercano i frutti proibiti
detentori dell’estremo piacere,
ne assaporano il gusto
nel leggero tatto,
fino a quando, gli organi vibranti
si trasmutano in ultimi pezzi di puzzle,
che nell’incastro perfetto
determinano il sublime dipinto.
Così stremata rivivo il ricordo,
sola nel letto, della magica notte
appena passata.
Commenti