Eleonora, vita mia!
Lascio che i miei occhi
Entrino nei tuoi, profondamente.
Ogni mattino porterà
Nuove scoperte per te,
Ossa delle mie ossa.
Rivedrai, nel mio volto stanco,
Ancora la voglia di cullarti,
Bambina d’oro!
Osserva come l’amore
Riduce tutto ai tuoi piedi!
Saprai col tuo vivere,
Andare lontano in mattini infiniti.
Tenderai le tue mani
Ispirando altri occhi…
Lascio che i miei occhi
Entrino nei tuoi, profondamente.
Ogni mattino porterà
Nuove scoperte per te,
Ossa delle mie ossa.
Rivedrai, nel mio volto stanco,
Ancora la voglia di cullarti,
Bambina d’oro!
Osserva come l’amore
Riduce tutto ai tuoi piedi!
Saprai col tuo vivere,
Andare lontano in mattini infiniti.
Tenderai le tue mani
Ispirando altri occhi…
Un’isola meravigliosa
Gioiosa di luce,riflessa sulle
Onde di un mare turchino,
Fantastico nei suoi colori.
Osserva l’Infinito e la terra
Sapida di sole,
Cuore della Grecia misteriosa.
Oltre i confini dello spazio
Lettere d’amore e di vita
Ondivaga nel suo divenire.
Gioiosa di luce,riflessa sulle
Onde di un mare turchino,
Fantastico nei suoi colori.
Osserva l’Infinito e la terra
Sapida di sole,
Cuore della Grecia misteriosa.
Oltre i confini dello spazio
Lettere d’amore e di vita
Ondivaga nel suo divenire.
Bambini in cerca d’amore
Abbandonati in spogli internati
Mostrano negli occhi tanto dolore
Bambini tristi impauriti travagliati.
Ignudo il loro animo ferito
Non un sorriso sui loro volti
Intrisi d’angoscia logoro il vestito
Una vita segnata dal destino travolti.
Come alberi mossi dal vento impazzito
Restano a guardare il prato e il giardino
Ammirano il cielo e il pero fiorito
Intorno lo sciabordìo del fiume vicino.
Nell’androne buio lo sguardo smarrito
Intenso penetra lo spazio infinito.
Abbandonati in spogli internati
Mostrano negli occhi tanto dolore
Bambini tristi impauriti travagliati.
Ignudo il loro animo ferito
Non un sorriso sui loro volti
Intrisi d’angoscia logoro il vestito
Una vita segnata dal destino travolti.
Come alberi mossi dal vento impazzito
Restano a guardare il prato e il giardino
Ammirano il cielo e il pero fiorito
Intorno lo sciabordìo del fiume vicino.
Nell’androne buio lo sguardo smarrito
Intenso penetra lo spazio infinito.
Guardavi quel melograno con
Infinita tristezza e
Orribile il ricordo ti premeva
Sentendo uno strascico di doglie
Una morte prematura in
Età tenera ed il
Cuore ti grondava di dolore
Ancora immatura la pianta
Rapita dal vento e
Dante volava in cielo
Unico indifeso fiore strappato
Come in un baleno
Come un lampo veloce
Infinito unico amore.
Infinita tristezza e
Orribile il ricordo ti premeva
Sentendo uno strascico di doglie
Una morte prematura in
Età tenera ed il
Cuore ti grondava di dolore
Ancora immatura la pianta
Rapita dal vento e
Dante volava in cielo
Unico indifeso fiore strappato
Come in un baleno
Come un lampo veloce
Infinito unico amore.
Gladioli e ginestre
Irrorano un profondo profumo
Assieme ai roseti
Colorati e rigogliosi
Odorosi di colori
Multicolori le siepi
Olmi lerici e abeti
Lungo il viale silenzioso
Edera ed eucalipti
Oscillano gli alberi al vento del mare
Palpabili il tramonto e il sole
Attraversa la striscia del confine
Recanati dimora poetica
Dove tutto è poesia
Inebriante di sera.
Irrorano un profondo profumo
Assieme ai roseti
Colorati e rigogliosi
Odorosi di colori
Multicolori le siepi
Olmi lerici e abeti
Lungo il viale silenzioso
Edera ed eucalipti
Oscillano gli alberi al vento del mare
Palpabili il tramonto e il sole
Attraversa la striscia del confine
Recanati dimora poetica
Dove tutto è poesia
Inebriante di sera.