Sento nel vento un richiamo lontano,
una voce sottile che chiede di me
e tra le fronde mi afferra per mano,
leggera e gentile mi porta con sé.
Mi lascio cullare, so bene il perché:
è giunto il momento di andarsene via…
E’ solo un istante, paura non c’è
svanisce la linfa della vita mia.
Si apre allo sguardo un paesaggio diverso
e gli occhi si saziano della realtà.
Proprio ora che sono nel fulcro mi sento perso,
è come svanita la mia volontà.
Volo via ed il mio volo è leggero:
è un tintinnio di nuvole
che si disperde nel cielo.
E’ l’attimo quando trattieni il respiro:
è un’impressione di libertà,
è l’incoerenza della realtà.
Rallenta il respiro, c’è una voce lontano...
Si chiudono gli occhi mentre penso a te.
Vedo un bagliore, è fredda la mano…
Il canto d’autunno sta chiamando me…
E’ dolce il riposo, il sentiero è battuto
mi conduce nel vuoto del tempo e così
è giunto il momento del mio saluto.
Rimane il pensiero che dice
"Son stato qui…"
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