Ed anche la luna crollò d’improvviso
come fragile sagoma di cartone,
svenne fra le stelle, graffiando le strade d’orrore.
Orchestra muta è l’antico orologio ferito,
spina di rosa le sue straziate lancette appassite.
La polvere fu pane raccapricciante di mille respiri,
la notte fu amaro stridio d’assordanti violini,
le case, patiboli indifesi di sangue e calcinacci.
Le torri, i campanili, le chiese,
inciamparono fra crepe di vicoli e macerie,
la terra tremò come cuore di bimbo impaurito,
screpolò d’immenso dolore anime, vite, stagioni.
come fragile sagoma di cartone,
svenne fra le stelle, graffiando le strade d’orrore.
Orchestra muta è l’antico orologio ferito,
spina di rosa le sue straziate lancette appassite.
La polvere fu pane raccapricciante di mille respiri,
la notte fu amaro stridio d’assordanti violini,
le case, patiboli indifesi di sangue e calcinacci.
Le torri, i campanili, le chiese,
inciamparono fra crepe di vicoli e macerie,
la terra tremò come cuore di bimbo impaurito,
screpolò d’immenso dolore anime, vite, stagioni.
Commenti
Elogiarti è poco Valentina, per quanto posti abitualmente.
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