La veranda e una notte d’estate, il prato
il cielo stellato e l’odore del silenzio
l’uomo e la donna sembrano assenti
assorti nei loro pensieri, eppure così vicini
nemmeno si sfiorano come sospesi nel vuoto
del senso. Mille miglia misura l’ignoto
e i centimetri sono infiniti domini
del tempo senza direzione, i quadranti
sono oscurati, il futuro è un dazio
da pagare alla solitudine dell’attimo nato.
Le labbra tacciono e i sensi sono assopiti
i detriti dell’anima stanno vagando in spazi
incontaminati. È tutto così spoglio da gelare
le ossa, la luce è l’abbaglio, qualche ombra
ad addolcire la sera, la scena è sgombra
predomina il verde, tutto ciò che sembra
è, niente trucchi e finzioni, la tromba
tace, l’orchestra è muta tra le zanzare
ma la speranza resiste negli interstizi
dei fili d’erba e nel volto duro degli amanti.
il cielo stellato e l’odore del silenzio
l’uomo e la donna sembrano assenti
assorti nei loro pensieri, eppure così vicini
nemmeno si sfiorano come sospesi nel vuoto
del senso. Mille miglia misura l’ignoto
e i centimetri sono infiniti domini
del tempo senza direzione, i quadranti
sono oscurati, il futuro è un dazio
da pagare alla solitudine dell’attimo nato.
Le labbra tacciono e i sensi sono assopiti
i detriti dell’anima stanno vagando in spazi
incontaminati. È tutto così spoglio da gelare
le ossa, la luce è l’abbaglio, qualche ombra
ad addolcire la sera, la scena è sgombra
predomina il verde, tutto ciò che sembra
è, niente trucchi e finzioni, la tromba
tace, l’orchestra è muta tra le zanzare
ma la speranza resiste negli interstizi
dei fili d’erba e nel volto duro degli amanti.
Commenti
I versi hanno ridipinto il quadro dandogli voce, da ascoltare, senza audio, col sentire dell'anima.
Sempre particolare la tua poesia... Ciao... ^.^