Nella sera tre lampade
non poi così diverse dalle
tre erbe d'Egitto, a fare ombra
con la palma
o a fare una luce approssimativa
di parole,
di un ricordo tra lo zio e una cuginetta magra
a cercare funghi mangerecci,
a fare a pezzi
coi bastoni
lo sgabello del cucco -
ci faceva tanto ridere, trovare quello
e non le viole -
ma portava già in quel nome
un peso da sasso perduto,
da pojana,
la nebbia di campagna in una gabbia
che a passarci davanti allo zoo
Commenti
rapirlo con l'atmosfera di ciò che non è perduto solo per la memoria. Molto bella, ciao
Un saluto, Grace