Stolide polveri
innalzate barriere
soffocando grida e bocche
senza meta varcate confini
ignare del devastamento
che lasciate
tempeste di sabbia perenni
che annebbiano e riempiono orecchi
nulla ferma il vostro cammino.
trasportate da caldo vento
che sa di sole e aridi colli
nemmeno la notte vi placa.
ogni granello ogni piccola parte
tramuta dolore.
sabbie sferzanti e mulinelli
tagliano il cuore che tace
sotto il vostro incedere lento.
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Quante tempeste attraversano l'anima, è questo che si chiede l'autrice in un interrogativo senza risposta, una risposta retorica forse.