«Conferendo all'ordinario un senso elevato, al consueto un aspetto misterioso, al conosciuto la dignità dell'ignoto, al finito un'apparenza infinita, io lo romantizzo».
(Novalis)
La sua
vecchia corteccia
è grigia, rugosa, spessa,
la sua postura è un miraggio
che è degno di venerazione,
e la somma illusoria
delle sue parti
è magia.
Quando
cesserà
anche per lui
il gaudio passaggio
del soffio corto della vita,
le percezioni alterate
dalla canicola
estiva
invaderanno
la sua lunga ombra:
saranno mondi nuovi
e particelle di irrealtà
nel ciclo delle morti
e delle rinascite.
Non vale
la pena
restare
qui,
a fare
esperienza
dei soliti margini.
Meglio andare, forse;
immergersi nel linguaggio
dell'infinitamente piccolo
per ritagliarsi viste
infinitamente
grandi.
Vado.
Ma
tu
che resti,
per l'amor
del cielo,
tu non
ti
scordar
di scegliere
di guardare altrove:
dove non esiste soltanto
ciò che si vede con gli occhi.
«Ed ecco per l'appunto come si scrive la storia».
(Voltaire)
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Charlie
E ne sei degno.
Charlie
Charlie