Si ferma il volto 

diaspro

dove la strada sembra 

morire al buio. 

Al dorso un’eco,

miele da calendari

avvezzi ai muri 

e chiodi 

risospinti al bianco. 

Pallore in tatui 

scampato all’esodo 

in chissà quali reticoli

di vanità e incertezze.

Non si contano gli alberi

dal ponte dell’orsa 

dacché il divieto dei sogni

un clangore, l’ha rimosso.
 
 
 
 
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Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

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Commenti  

Antilirico
+1 # Antilirico 09-07-2017 20:11
come di consueto, tocchi di immensa classe...
Rita Stanzione*
+1 # Rita Stanzione* 14-07-2017 07:23
Grazie, Antilirico, per il tuo apprezzamento.
Henry Lee*
+1 # Henry Lee* 10-07-2017 08:21
Concordo con Antilirico, questa poesia è classe pura, dopo averla letta tiri un sospiro perchè conscio d'aver letto qualcosa che è raro... Mi inchino poetessa sublime! HL.
Rita Stanzione*
+1 # Rita Stanzione* 14-07-2017 07:24
Grazie mille, Henry, per il tuo bellissimo commento.
Rita

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