L’hopperizzazione è completa.
Il libro d’Isaia però non lo era
Mancava una postilla alla passione
Sarebbe finita così che dei tali nel ventunesimo secolo
Avrebbero messo le teste fuori la croce
E sopra ci sarebbe passata la strada, un pullman e una musica dolce
E sotto sarebbe cresciuto il grano e la rete veloce
Gli sguardi però erano già coordinati alle intenzioni
Dalla nascita dico, destinati a guardare vuoti e impostare le ossa
Non è splendido il rivoltarsi di lattina?
Mancava qualcosa al sacrificio
Come un respiro di topo in una stanza vuota
Dove il sole avvita le ombre
Una ad una nelle porte negli usci sulle sdraie
Mentre gli azzurri muoiono, infilzando mari e donne
Qualcuno stampa banconote false nel sole
E le nuvole corrono come furgoni blindati
L’operazione è conclusa con grande soddisfazione
Nessun resto dal distributore muto
=
Prendersela col le facce immerse nei lavandini, i rubinetti di altre vite passeggere
Prendersela con la mobilità inneggiando code alle cornette
Signori, era già previsto nel libro dell’Emanuele
Che sarebbe stato così
che si sarebbe verificata un’assenza di resto dal distributore di benzina
La Gerusalemme perfetta nelle mani delle gang
qualcuno è responsabile in prima persona di tutto questo?
Hopper aveva un occhio solo per prendere la mira e lanciare la biglia
ho scelto lui come operatore, chi altro, esente da psicofarmaci fa questo naturalmente
di predire ed avvitare colori a circostanze. La donna buttata giù dal letto
da una forza che risiede nelle lenzuola, è nostra amica
dobbiamo consolarne il flusso dalla bocca
la verginale impotenza di fronte all’angelo crudele
l’abbiamo vista mentre incrinava il silenzio
L’universo ingurgitava plastica per ruotare su una stecca da biliardo
come una ballerina di Toulose Lautrec zampillava piacere invece di afflizione
Il libro d’Isaia però non lo era
Mancava una postilla alla passione
Sarebbe finita così che dei tali nel ventunesimo secolo
Avrebbero messo le teste fuori la croce
E sopra ci sarebbe passata la strada, un pullman e una musica dolce
E sotto sarebbe cresciuto il grano e la rete veloce
Gli sguardi però erano già coordinati alle intenzioni
Dalla nascita dico, destinati a guardare vuoti e impostare le ossa
Non è splendido il rivoltarsi di lattina?
Mancava qualcosa al sacrificio
Come un respiro di topo in una stanza vuota
Dove il sole avvita le ombre
Una ad una nelle porte negli usci sulle sdraie
Mentre gli azzurri muoiono, infilzando mari e donne
Qualcuno stampa banconote false nel sole
E le nuvole corrono come furgoni blindati
L’operazione è conclusa con grande soddisfazione
Nessun resto dal distributore muto
=
Prendersela col le facce immerse nei lavandini, i rubinetti di altre vite passeggere
Prendersela con la mobilità inneggiando code alle cornette
Signori, era già previsto nel libro dell’Emanuele
Che sarebbe stato così
che si sarebbe verificata un’assenza di resto dal distributore di benzina
La Gerusalemme perfetta nelle mani delle gang
qualcuno è responsabile in prima persona di tutto questo?
Hopper aveva un occhio solo per prendere la mira e lanciare la biglia
ho scelto lui come operatore, chi altro, esente da psicofarmaci fa questo naturalmente
di predire ed avvitare colori a circostanze. La donna buttata giù dal letto
da una forza che risiede nelle lenzuola, è nostra amica
dobbiamo consolarne il flusso dalla bocca
la verginale impotenza di fronte all’angelo crudele
l’abbiamo vista mentre incrinava il silenzio
L’universo ingurgitava plastica per ruotare su una stecca da biliardo
come una ballerina di Toulose Lautrec zampillava piacere invece di afflizione
Commenti
Che dire... sempre mirabile la tua scrittura, acuta e colta.......... .......La mia lode!
Come districarsi in mezzo a tutto questo?
Però non è nemmeno giusto farla passare quasi come inosservata.
Quando invece è stata osservatissima e studiata; a cominciare dal mondo " opperizzato"
Eccellente lavoro! Da Poeta impegnato ( come credo tu sia).
ciao