Era bello lasciarsi andare
galleggiare in un mare virtuale
sospesa tra il nulla ed il reale,
confetti bianchi per non pensare
dormire sotto le coperte rifugio dal mondo strano
arrabbiato con me, chissà perchè ….
Decisi di stare al gioco
quella signora sembrava persona per bene
sussurrava con voce suadente
che la cattiveria era in me,
potevo esorcizzarla con riti pagani
Negarmi dovevo il cibo, sorseggiare come Bacco
vino a volontà, dava forza e sorriso
tatuarmi la pelle con lame taglienti
lasciar piangere le ferite depurarmi dal sangue infetto
Un'altra figura mi venne a trovare
in una notte di lacrime sazia
splendeva di luce propria, due ali sulla schiena
sognavo? ma vidi le mie braccia ferite
sentii soprattutto il cuore dolere
il senso di colpa mi crollo sulle spalle
macigno pesante quasi mi schiacciò
Quella signora non era per bene
un urlo uscì dal petto
cominciai la salita, fu dura e scosciesa
giorni, mesi e anni e vinsi la guerra
ripresi in mano la vita
orgogliosa di essere donna,
grata di essere moglie e madre
forte per non vergognarmi
di quel grido d'aiuto lanciato nella notte
Commenti
Buona serata !!!
Versi molto descrittivi.... ..Brava!