Quando ti guardavo, mia diletta,
si schiudevano le porte, le finestre
e gli orizzonti più tersi della gioia;
ma, quando l’amplesso ci fu caro,
si aprirono le vene del mio cuore,
che per te da tempo palpitava.
Eri l’amore, in persona convertito,
la musica, che mi nutriva l’anima.
Ma le anime che vivono d’amore,
talora, le lega il sadico Destino
e poi lo stesso a forza le separa.
Un amore, pur se un dì si spegne,
lascia in noi l’insperato balsamo
di amarci con l’anima per sempre.
Così si vive nei nostalgici ricordi
l’infelice tempo della breve vita.
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LIETA DOMENICA.
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Vivide immagini di vita vissuta. Ciao... ^.^
Un sorriso anche a te da
Carla