Non sono che un principe scalzo

riposto in un cuore cavo di bambù

ma se schiocchi le dita, il mondo

si lascerà guardare a testa in giù.

Dinanzi alla tua purezza di azzurro

posseggo solo una lacrima cadente,

gelosa custode di quei versi

da sussurrarti a luci spente.

L’azzurro non è privilegio degli occhi,

bensì fragilità e patrimonio del cuore.

E questa notte che mi sta così stretta

vorrei portarti dove osa solo l’amore.

Quando il principe dei sogni sognati

troverà la pace fuori da un assolo

forse questo rospo potrà guardarti

dormire, nella carezza di un lenzuolo.

Lascio la penna, e mi avvicino

dal cantuccio dove solitamente lavoro

per coprirti le spalle.

Forse sogni, e nemmeno ti sfioro.

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Profilo Autore: Mirko D. Mastro  

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