Lo stomaco in subbuglio
in questo mare di pesci lungo la città
In mano rimane distrattamente
un volantino del Tafferuglio
qualcuno ha preso casa all'Agorà

Dimmi che ne è di quel tempo
di quando ognuno rimaneva qui
È sparito a cavallo di un lampo
perché al mondo alla fine ha detto Sì

E se ogni sanpietrino
è una botola segreta sotto i nostri piedi
tu rimanimi vicino
sarà questione di dire che ci credi

Le nuvole intanto si formano sopra di noi
e intorno al polline che non ce'ha fatta
Raccontami di un giorno passato che vuoi
ormai son troppi e stringono la cravatta

In quelle barricate
vuoi vedere che siamo sempre rimasti dentro
Una pozzanghera morta e riempita d'estate
e non arrivano più i suoni dal centro

Qualcuno passa ancora
e forse ce l'ha ancora un briciolo di rabbia
Se ci guardate impantanati alla prora
teniamo in mano un sasso d'argilla
che senza motivo si è fatto sabbia
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Profilo Autore: Nicola Matteucci  

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