Ho visto una ragazza con la gonna
sbirciare una vetrina “Per la donna”;
è come una visione un po’ speciale
diversa inebriante celestiale,
in mezzo a pantaloni e jeans stracciati
a stracci vecchi e nuovi rattoppati
a strane investiture post-moderne
che sembrano tovaglie di taverne,
appare una normale gonnellina
che sa di fiore fresco di mattina
che scopre solo un poco i suoi ginocchi
per mettere l’ardore nei miei occhi
che tuffano nell’attimo fuggente
un sogno ad occhi aperti fra la gente.
È tutta una delizia primordiale
visione di una fata naturale
che ormai non si vede che di raro
la donna con la gonna è sempre un faro;
mi fermo con lo sguardo un po’ estasiato
ad ammirare il tutto senza fiato
fin quando un venticello furbacchione
solleva quella gonna sulle zone
che sono la delizia ed il tormento
o sogno e perdizione di un momento.
sbirciare una vetrina “Per la donna”;
è come una visione un po’ speciale
diversa inebriante celestiale,
in mezzo a pantaloni e jeans stracciati
a stracci vecchi e nuovi rattoppati
a strane investiture post-moderne
che sembrano tovaglie di taverne,
appare una normale gonnellina
che sa di fiore fresco di mattina
che scopre solo un poco i suoi ginocchi
per mettere l’ardore nei miei occhi
che tuffano nell’attimo fuggente
un sogno ad occhi aperti fra la gente.
È tutta una delizia primordiale
visione di una fata naturale
che ormai non si vede che di raro
la donna con la gonna è sempre un faro;
mi fermo con lo sguardo un po’ estasiato
ad ammirare il tutto senza fiato
fin quando un venticello furbacchione
solleva quella gonna sulle zone
che sono la delizia ed il tormento
o sogno e perdizione di un momento.
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