Di spazio è la tua voce
e del quanto non ho misura
è il taglio ripido di una stagione
di varco o la notte che scivola
dalle terrazze. Ci attraversa di luna
anche un arido strato
da limare col fiato non detto
- ma tutto annuito nuovo in un verso
che dà le spalle al mondo
e toglie peso al mio peso. Io che leggo:
altro non so fare.
Commenti
ecco.
Ci parli della ricerca di una sintonia silente, tacita e rispettosa; tu, che scrivi.
Il tutto, ti rispecchia.
Apprezzata, molto.
Quando un testo mi attira, mi affascina o altro... e spremo di più le meningi per cercare di capire meglio e andare in fondo... mi piace avere un riscontro dall'autore/ice ; nel bene e/o nel male! Ciao!!!