Se poi anche il cielo si spezza
(vedo frammenti cadere giù)
diremo non nostra è la colpa.
Di più ci preoccupa l’ego.

Pensiamo da sempre a noi stessi,
a come dar fianco alle frecce
scagliate da eccentrico fato,
diafano quando è alleato,
enigma negli altri casi.

Di fango la prima pioggia
insidia le umane certezze
e acida, fitta, assillante
insiste sui tetti dorati.
La falla dell’abbaglio si allarga.
1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

Questo autore ha pubblicato 442 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Henry Lee*
# Henry Lee* 26-01-2019 18:23
"Chi è senza peccato scagli la prima pietra". In questo tempo ne vedremmo di braccia alzate, la colpa è solo un vocabolo che troviamo tra tante C nel dizionario, ma non ne conosciamo la vera definizione. Dura e giusta la tua accusa Aurelio, a cui mi inchino come sempre da tuo deliziato lettore. Un abbraccio. HL.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.