Quando il caldo tocca il freddo
E si esce dagli abissi
Ed io che invento fate, (g)nomi
E tu che non capisci niente
[statico, su insignificanti disequilibri]
Non sai che mi circondo e mi ricreo
E loro sono figli miei
Nati senza dolore
Nati volutamente nel silenzio
Affiorano profili
ed una storia
la mia - forse la sua -
e fingere è realtà
Commenti
Credo sia un'epopea di meraviglie.
Un caro saluto da Ibla.