abito dove il bianco

cristallo di polvere mi solleva

piuma sulla terra battuta

senz’altra memoria che il bianco

alchemico di orchidee e musica

sordo per mano tua che emana

il limbo fermo degli oggetti.

una grazia già di vibrisse

nello sfiorare eremi eterni.

fino a rapire il vuoto

quel prato di altezze e una lamina

muta attraversa il sempre

degli occhi. è la luna che

si abbraccia nella cruna

lontana, di adorazione/affezione

– l’altro limite, altissimo.












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Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

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Commenti  

Ibla
+2 # Ibla 10-03-2019 15:00
Viaggio nel mistero che avvolge ogni cosa.
E' una magia leggerti!
Un saluto da Ibla.
Henry Lee*
+2 # Henry Lee* 12-03-2019 07:18
Non si tocca terra nel leggere questa poesia, tutto rimane sospeso e da lassù tutto migliora; regali sensazioni sempre particolari, emozioni che ti vien voglia di riviverle. Un caro saluto d'ammirazione. HL.
Rita Stanzione*
+1 # Rita Stanzione* 17-03-2019 00:31
Grazie, Ibla e Herny Lee.
Un caro saluto a voi.

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