Un rantolo, io sono

di terra accarezzata dalla furia.

Godo del solo abisso

dove intero ho lanciato il mio corpo.

Ti chiamo le notti

mio cielo gonfio, trascorri

oltre il bianco del ventre.

Da tutti i papaveri schiusi

sussulto pena e piacere

di materia plasmata     

sbattuta, annullata.

Sei conforto di pioggia

all’anfora dell’inguine

come sulla divina

umana Danae, incorniciata

al fianco del mio letto.







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Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

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Commenti  

Antilirico
+1 # Antilirico 31-03-2019 13:54
quando ti leggo la domenica, non aspetto più il lunedì...
Rita Stanzione*
+1 # Rita Stanzione* 01-04-2019 19:30
Grazie, Antilirico! In risposta, ti auguro una felicissima settimana in Poesia e altro.

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