Alle ombre lunghe si dispiega

redige affusolate dita e mani non umane

a spremere la nuca in un coniugio amaro.

Trascina a seni di vittoria il coccio

al varco, cavo d’inguine e spina

sì che rappreso a Dio si affaccia

cieco ghiaccio. Un amuleto bava di carogna

mora d’Oriente ostenta e il labbro altero

fa anestesia all’oblio di amore-morte

la perla aplomb luce assassina

per l’ostia delle palpebre.





1 1 1 1 1
clicca sulle stelle per valorizzare il testo
Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

Questo autore ha pubblicato 765 articoli. Per maggiori informazioni cliccare sul nome.

Commenti  

Silvana Montarello
# Silvana Montarello 24-11-2019 15:49
Stupenda bellissima complimenti.

Collegati o registrati per lasciare un commento.

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per migliorare la tua esperienza e offrire servizi in linea con le tue preferenze. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.
Per maggiori informazioni sui cookie e per gestire le preferenze sui cookie (di prima e/o terza parte) si invitano gli utenti a visitare anche la piattaforma www.youronlinechoices.com. Si ricorda però che la disabilitazione dei cookie di navigazione o quelli funzionali può causare il malfunzionamento del Sito e/o limitare il servizio.