Giganti son le ombre resistenti,

errori, dati per vinti o per dispersi

nel sovrapporsi d’anni sui miei anni.


Il tempo, allora, proprio non cancella

né cicatrizza le ferite inferte

dal credo dell’ingenuità perfetta.


Non riesco proprio a liberarmi,

a divenir padron del microcosmo

per essere protagonista e non comparsa.


Trafelo rasentando l’alto muro

e la paura mi scopre le spalle.

Sarò preda d’alba all'ultima pietra?

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Profilo Autore: Aurelio Zucchi*   Sostenitore del Club Poetico dal 04-03-2020

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