Il mondo è la mia casa -
io figlia della luna -
figlia delle stelle -
e figlia di nessuna.
Mi affaccio sulla strada -
nella notte dei miracoli -
i lampioni, il mio focolare.
Senza tacchi -
su questo cemento mare -
dove tutto può accadere -
anche un uomo -
vestito di un futuro calvario -
Figlio, adesso, dell'Amore -
che si volta - mi vede -
e tolta una spina dalla corona -
mi porge l'infinito in una rosa -
mentre la notte già s'innamora.