Dell'umida terra fredda ti imbevi
e resti fedele al tempo delle stagioni
che dicono che ancora giace l'inverno.
Ma di quel rigore glaciale non vi è traccia
e già giacigli erbosi iniziano a spuntare
tra le gemme che voglio uscire.
Tepore d'Oriente è giunto sino a noi,
che intenti a cercare ricordi sotto
la neve,
non ci accorgiamo che è
già tempo di rinascere.
Sotto un cielo dipinto d'azzurro,
che quasi si dimentica delle nuvole,
noi scorgiamo i pensieri profondi
e sorridiamo.
Sale leggera la nebbia mattutina,
e ci ricama manti opachi.
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Un saluto