Ignoto aviatore,
tormentato dal rimorso,
venuto sul luogo
del massacro,
con la croce sul dorso.
Una giornata limpida
non oppressa dalla nebbia.
La nera croce
non vidi
scolpita sul tetto.
Sganciai, a volo radente,
quella bomba assassina.
Il pianto dei fanciulli
risuona stridente.
Ogni capello
del mio capo,
conosce la sofferenza.
I cimiteri sono pieni
delle mie colpe.
Cadaveri inumati,
disseppelliti dal peccato.
La condanna
di vivere in eterno,
lontano da Dio
e dai fanciulli.
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Profilo Autore: Fedel Franco Quasimodo  

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Commenti  

Ugo Mastrogiovanni
# Ugo Mastrogiovanni 06-05-2019 12:22
Il poeta ferma per qualche minuto lo sguardo sulle miserie e le atrocità della guerra, lo fa con totale partecipazione, dando al verso il fascino del sacro
Michelina
# Michelina 08-05-2019 16:50
Una fotografia del orrore, molto bella.

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