Sono una rondine felice
tra gli uliveti e le mie colline in fiore
abbraccio nostalgica le case
come biche allineate e
arrampicate al sole.
Non ascolto il vento
che palpita e mi scuote
i miei vuoti d'anima
sono papaveri odorosi di cielo
effimeri e intensi
ardono e inceneriscono la sera.
Fausta pizzico i rivoli
tra rampicanti e radici
scuoto le ali nei viali stretti e antichi
assaporo il sacro campanile
che m'imprigiona a Dio.
Mi consola, mi comprende e mi cattura.
Ogni tanto piove...
Orsù spavalda
mastico fango e paglia impastata
e alle grondaie affido le mie certezze
senza sapore e senza rumore
ma felice nel cuore.
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