Notte inquieta,
m'addentro nel tunnel dei pensieri
che corrono sbrigliati e veloci
risvegliando l'anima ancora innamorata
in stupidi mulinelli del cuore.
Guardo fuori e pare che il mondo
più non m'appartenga...
mi sento isolata
in una torre d'avorio confinata
che svetta al cielo nero
nell'aria che da grosse nubi
è disseminata.
Elettrici mulinelli
che il cuore mettono in subbuglio
al lievitar dei ricordi
come pioggia che scroscia
e non rinverdisce appassiti rigogli.
Quegli occhi tanto belli
che miravano ai miei
si mutarono in opaco vetro
perdendo la luce che l'anima irradiava,
prendendo una maschera
che il vero io celava.
Noia e traguardi di vita dimenticati,
nel tempo
scavarono fra noi dolorosi baratri
che divisero le nostre anime
un tempo in simbiosi.
Commenti
Riflettere è un obbligo Grace. Versi per crescere umanamente.
Lieta serata.
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Brava.