Che ne è d'un fiore senza stelo

quando trema il terreno e s'allarga la crepa

Dove finisce la porpora a petali

quando anche il suono cala in minore




-La rosa carnosa della propria essenza

mi guarda d'amore e di sacro palmo-




Non posso in deserto dar luce all'arsura

-dentro, le mani di glicine avvolte-

che piccolo è il cuore a pervadere eros

dove nessuno ha le chiavi del giunco




“ Cantami, o diva, del pelide Achille...”

e con questo calice inneggio agli dei

annegando nel loro bitume d'alloro




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Commenti  

Sara Cristofori
+2 # Sara Cristofori 08-06-2017 09:18
bellissima!
sasha
+2 # sasha 08-06-2017 13:30
Cantami o Diva, del peloso Achille...
Ahhh... gli dei, gli dei... mi sa che sono andati tt in pensione!
Bisogna uscirne da soli... da questi bitumi melmosi, altro che alloro!
Aita Carla
+1 # Aita Carla 08-06-2017 22:01
peloso...ahahah ahahahahaha

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