Sul vetro, in furia,
l’infuso d’acqua e aculei
lacera lanterne e divari impossibili
Guardo il moto del cielo farsi voce e cura
morirmi a strati il silenzio fossile
L’anticipo di freddo ai legamenti
dilava in una scena liquida
stilema del luccichio dell’ascia
dall’involucro la polpa è salva
Acqua di falda, intanata
dai capillari alla sete
cresce, corrente e spuma
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