Sul vetro, in furia,
l’infuso d’acqua e aculei
lacera lanterne e divari impossibili
Guardo il moto del cielo farsi voce e cura
morirmi a strati il silenzio fossile
 
L’anticipo di freddo ai legamenti
dilava in una scena liquida
stilema del luccichio dell’ascia
dall’involucro la polpa è salva
 
Acqua di falda, intanata
dai capillari alla sete
cresce,  corrente e spuma
 
 
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Profilo Autore: Rita Stanzione*   Sostenitrice del Club Poetico dal 18-07-2015

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Commenti  

CALOGERO PETTINEO
+2 # CALOGERO PETTINEO 01-03-2012 18:56
una lettura molto piaciuta
Debora Casafina
# Debora Casafina 02-03-2012 00:16
Labirinto d'arte e parole con significati sfuggenti ma intesi che anche solo accennati e spersi tra la forma articolata e studiata danno brivido ed emozione..compl imenti per la tua sperimentazione sempre riuscita ed unica

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