La consuetudine
lenta e monotonamente scorre.
Non si usura col tempo,
ma argina e pontifica.
Limita senza straripare,
trasborda senza ungere,
nutre senza saziare,
da acqua senza dissetare.
Puoi scorgerla in cielo,
ove ti par di vedere
grappoli di stelle,
che simili a stormi di uccelli
si raccolgono noiosamente
in preghiera.
Passo dopo passo,
lentamente agonizza,
spesso implode.
Puoi scorgerla ripiegata su
se stessa: spossata e ricoperta
di consunte vesti impregnate
di noia.
Come di consuetudine,
consumandoti come cera:
fra impercettibili fremiti,
senza far rumore,
prima tace e poi con un flebile
gemito lentamente ti spegne...
lenta e monotonamente scorre.
Non si usura col tempo,
ma argina e pontifica.
Limita senza straripare,
trasborda senza ungere,
nutre senza saziare,
da acqua senza dissetare.
Puoi scorgerla in cielo,
ove ti par di vedere
grappoli di stelle,
che simili a stormi di uccelli
si raccolgono noiosamente
in preghiera.
Passo dopo passo,
lentamente agonizza,
spesso implode.
Puoi scorgerla ripiegata su
se stessa: spossata e ricoperta
di consunte vesti impregnate
di noia.
Come di consuetudine,
consumandoti come cera:
fra impercettibili fremiti,
senza far rumore,
prima tace e poi con un flebile
gemito lentamente ti spegne...
Commenti
Complimenti! Ciao...^,^