Quì mi consumo
e si consumano le mie speranze,
quì mi consumo, come succhiato
da angustia mortale.
Quando il tramonto fa piangere il giorno
per l'annunziata prossima fine
mille fiammelle s'accendono intorno
per consolargli il ricordo del sole.
Bianca la Luna riprende a danzare
per adombrargli la malinconia
fino all'aurora che nasce dal mare
che lo riprende in sua compagnia.
Così che il giorno muore e rinasce
nell'altalena che dolce si estende
per secoli eterni.
e si consumano le mie speranze,
quì mi consumo, come succhiato
da angustia mortale.
Quando il tramonto fa piangere il giorno
per l'annunziata prossima fine
mille fiammelle s'accendono intorno
per consolargli il ricordo del sole.
Bianca la Luna riprende a danzare
per adombrargli la malinconia
fino all'aurora che nasce dal mare
che lo riprende in sua compagnia.
Così che il giorno muore e rinasce
nell'altalena che dolce si estende
per secoli eterni.
Commenti
Ed ogni volta è come l'unica, quel giorno non ritornerà più.
Gira le spalle,
parla per non farsi sentire...
C'é ancora o non esiste già più?
Le nostre orecchie ne possono udire ancora l'eco del respiro, come la risacca del mare la notte, a finestre chiuse... perché il cuore sa bene che gli scogli infrangono le onde suicide, ma preferiscono non udirne la voce...
Questa tua poesia, caro Nanni, è come l'eco di quelle onde... Magistrale!!!