Sento l'affanno seguire
la raffica di parole urlate a gran voce
frasi ardite
che vorrei non fossero mai nate
Come schegge roventi e taglienti
spezzano l'aria quieta
schizzate e inferte sui corpi agitati
divorano e dolgono
brandelli d'anima
Scende poi esplodendo
in un attimo
il silenzio
dopo la furente battaglia
e scie di lacrime amare
bruciano sulle ferite aperte
La mente fugge
verso mondi nascosti
ma l'incessante pianto
offusca il vedere
mi perdo nel vuoto
e nell'abbraccio freddo del buio
tremo
I pensieri si scontrano
tra loro
vagano brancolando
ancora tormentati
nella confusione invadente
e la ragione non parla
Mi fermo
non voglio affondare
nella fanghiglia disperata
il respiro si calma
e un puntino di luce scintillante
emoliente si spande
Si aprono le porte
del mio mondo affollato
il groviglio di pensieri
si dipana al battito
quasi regolare del cuore
e lentamente qualcosa cambia
la nebbia si dirada
oltre lo sguardo
Torno a tessere sogni
che credevo infranti
li appendo a stelle galleggianti
e riaprono agli occhi
visioni di lucida realtà
e modi differenti
di camminarci dentro
E ora soffio con decisione
su nuvole nere e ingombranti
che si dissolvono rapidamente
nella pacatezza della mente
e nasce ancora quel sole
che scioglie nodi e ghiacci
Mi aggrappo con tenacia
alla forza naturale
del mio io
e risorgo serena
come una fenice
dalle sue ceneri
e con le sue lacrime
guarisce ogni ferita
Finalmente la purezza dell'aria
emana stabilità
sorrido
e pensando respiro...
la raffica di parole urlate a gran voce
frasi ardite
che vorrei non fossero mai nate
Come schegge roventi e taglienti
spezzano l'aria quieta
schizzate e inferte sui corpi agitati
divorano e dolgono
brandelli d'anima
Scende poi esplodendo
in un attimo
il silenzio
dopo la furente battaglia
e scie di lacrime amare
bruciano sulle ferite aperte
La mente fugge
verso mondi nascosti
ma l'incessante pianto
offusca il vedere
mi perdo nel vuoto
e nell'abbraccio freddo del buio
tremo
I pensieri si scontrano
tra loro
vagano brancolando
ancora tormentati
nella confusione invadente
e la ragione non parla
Mi fermo
non voglio affondare
nella fanghiglia disperata
il respiro si calma
e un puntino di luce scintillante
emoliente si spande
Si aprono le porte
del mio mondo affollato
il groviglio di pensieri
si dipana al battito
quasi regolare del cuore
e lentamente qualcosa cambia
la nebbia si dirada
oltre lo sguardo
Torno a tessere sogni
che credevo infranti
li appendo a stelle galleggianti
e riaprono agli occhi
visioni di lucida realtà
e modi differenti
di camminarci dentro
E ora soffio con decisione
su nuvole nere e ingombranti
che si dissolvono rapidamente
nella pacatezza della mente
e nasce ancora quel sole
che scioglie nodi e ghiacci
Mi aggrappo con tenacia
alla forza naturale
del mio io
e risorgo serena
come una fenice
dalle sue ceneri
e con le sue lacrime
guarisce ogni ferita
Finalmente la purezza dell'aria
emana stabilità
sorrido
e pensando respiro...
Commenti
bella capacità descrittiva ..
Complimenti Anna
A volte penso che i pensieri non si stancano, mentre la mente si... ecco la fatica che ce ne viene: loro continuano a correre via lasciandoci senza fiato!
Quando ci fermiamo, loro frenano... ma se avessimo capito di fermarci prima del fiatone, saremmo rimasti più lucidi al momento della riflessione...
Bella, Anna! Anche questa per me fotografia di immagini dell'anima in movimento.