Appesa ai vetri
l'aria gelida
rincorre le ultime foglie
che abitano questa Domenica.
Disperse qua e la
tra gli sbuffi del vento
avanzano frenesie.
Io invece cerco la quiete
e mi abbandono
trattenendo il cielo dipinto di nero,
tra le righe conservo un graffio,
un brivido sulla pelle e un pianto
dell'inverno agli occhi.
7 commenti
Non sento altro
che il freddo
invadente da un pò
normale in queste giornate
e mi avvolge dentro, fuori
in questo silenzio
ma non mi dispiace
e penso
Nel silenzio...
mi piace il silenzio
dove tutto assume
forme e suoni
che gli dai
dove tante domande serie
o sciocche
riempiono i pensieri
e tante le lasci cadere
e come se corressero via
rimanessero senza fiato
smorzandosi lentamente
come questa sigaretta
che si consuma piano
tra le dita gelate
dal vento freddo
o forse
sei tu
a spostarti a passo svelto
per non restarne impigliato
per non continuare
ad inciampare
tra le parole
le lacrime
i dubbi
i sorrisi
le certezze
le incertezze
le virgole
i punti...
E osservi
alzando lo sguardo
le nuvole, ad esempio
con le forme bizzarre
o comuni
che assumono
e vanno chissà dove
gireranno in tondo
per il globo
libere
lasciando limpido
quello spazio di cielo
in cui ti senti
beatamente immerso
in quel meritato silenzio
solo tuo
senza neanche badare
al ticchettio del tempo
Ecco
un momento tuo
il tempo di fumare, ad esempio
dove odi le parole più belle
sorridi o resti serio
e ti godi te stesso
che il freddo
invadente da un pò
normale in queste giornate
e mi avvolge dentro, fuori
in questo silenzio
ma non mi dispiace
e penso
Nel silenzio...
mi piace il silenzio
dove tutto assume
forme e suoni
che gli dai
dove tante domande serie
o sciocche
riempiono i pensieri
e tante le lasci cadere
e come se corressero via
rimanessero senza fiato
smorzandosi lentamente
come questa sigaretta
che si consuma piano
tra le dita gelate
dal vento freddo
o forse
sei tu
a spostarti a passo svelto
per non restarne impigliato
per non continuare
ad inciampare
tra le parole
le lacrime
i dubbi
i sorrisi
le certezze
le incertezze
le virgole
i punti...
E osservi
alzando lo sguardo
le nuvole, ad esempio
con le forme bizzarre
o comuni
che assumono
e vanno chissà dove
gireranno in tondo
per il globo
libere
lasciando limpido
quello spazio di cielo
in cui ti senti
beatamente immerso
in quel meritato silenzio
solo tuo
senza neanche badare
al ticchettio del tempo
Ecco
un momento tuo
il tempo di fumare, ad esempio
dove odi le parole più belle
sorridi o resti serio
e ti godi te stesso
S'annidano come in alveare,
ordinati, nutriti
dal tempo,
tra le dita hanno la viscosità del miele,
in bocca hanno il sapore dei fiori o del corbezzolo...
... e noi siamo come api
sempre intenti nei giorni
ad alimentare ricche celle
di fiore in fiore
in ronzii costanti
in sfarfallii di danze
ebbri d'armonie di nettare
Fammi uguale Signore
a quelle nuvole
che vedo libere viaggiare oggi nel cielo
leggere e soffici giocano con il vento
e si abbracciano con il mare.
Somiglia ad un gatto quella lassù,
no è una giraffa,
guarda ...una grande foresta!
Ed è dolce il distacco,
la fantasia.
Avvolgermi vorrei
nel blù cobalto
ma volteggio come un fiocco di neve
nel candido manto.
a quelle nuvole
che vedo libere viaggiare oggi nel cielo
leggere e soffici giocano con il vento
e si abbracciano con il mare.
Somiglia ad un gatto quella lassù,
no è una giraffa,
guarda ...una grande foresta!
Ed è dolce il distacco,
la fantasia.
Avvolgermi vorrei
nel blù cobalto
ma volteggio come un fiocco di neve
nel candido manto.
Io vivo di giorno
la notte mi opprime
e quando viene sera
spengo gli occhi
e chiudo le persiane
lascio fuori l’altro mio io
a urlare come un cane
affamato d’amore.
Io vivo di giorno
alla luce del sole
lo so, sono poeta inusuale
la luce è la mia ispirazione
il buio invece mi uccide
e il sogno mi apre le viscere
scheggiando il mio cuore;
mi porta al ricordo del padre
sudore e bestemmie
alle carezze di una madre
tra le labbra il mio nome;
mi porta a sperare
cancellando i tramonti.
Io voglio essere figlio
di un’alba scomposta
perdermi nella luce apparente
nei fulmini e nel chiarore
di questo lungo aspettare.
la notte mi opprime
e quando viene sera
spengo gli occhi
e chiudo le persiane
lascio fuori l’altro mio io
a urlare come un cane
affamato d’amore.
Io vivo di giorno
alla luce del sole
lo so, sono poeta inusuale
la luce è la mia ispirazione
il buio invece mi uccide
e il sogno mi apre le viscere
scheggiando il mio cuore;
mi porta al ricordo del padre
sudore e bestemmie
alle carezze di una madre
tra le labbra il mio nome;
mi porta a sperare
cancellando i tramonti.
Io voglio essere figlio
di un’alba scomposta
perdermi nella luce apparente
nei fulmini e nel chiarore
di questo lungo aspettare.
Un grido sale alle labbra
e lì resta intrappolato
in una rete di piante rampicanti,
radici attecchite nel profondo
Tutto il mio essere odora di stanchezza,
vorrei sdraiarmi sotto un salice piangente
addormentarmi all'ombra
della sua folta fronda, vivere nel sonno
sogni sereni come quando ero bambina
Quella bambina è ormai donna
dai canuti capelli, rughe solcano il suo viso,
ognuna di esse è una storia a se
Vissuto ha giorni lunghi ormai sfioriti come rose
che petali più non hanno ma solo spine
appuntite e pungenti ma ferite
non ricamano più sulla mia pelle
Eppure so, lo sento il sole che fa capolino
tra il grigio che mi circonda,
eppure rifioriranno un dì quelle rose rosso amore,
la stanchezza svanirà piano piano
un ascia magica mozzerà
le radici di quelle piante soffocanti
Che sia una magia o il voler di Dio
ma una piccola goccia di speranza
rimasta è nel cuore, da una goccia
puo' nascere un lago
Con le unghie mi aggrapperò
a quella speranza, nuoterò in quella goccia
per arrivare ad un nuovo mare
per osservare un nuovo cielo
più azzurri che mai ….
e lì resta intrappolato
in una rete di piante rampicanti,
radici attecchite nel profondo
Tutto il mio essere odora di stanchezza,
vorrei sdraiarmi sotto un salice piangente
addormentarmi all'ombra
della sua folta fronda, vivere nel sonno
sogni sereni come quando ero bambina
Quella bambina è ormai donna
dai canuti capelli, rughe solcano il suo viso,
ognuna di esse è una storia a se
Vissuto ha giorni lunghi ormai sfioriti come rose
che petali più non hanno ma solo spine
appuntite e pungenti ma ferite
non ricamano più sulla mia pelle
Eppure so, lo sento il sole che fa capolino
tra il grigio che mi circonda,
eppure rifioriranno un dì quelle rose rosso amore,
la stanchezza svanirà piano piano
un ascia magica mozzerà
le radici di quelle piante soffocanti
Che sia una magia o il voler di Dio
ma una piccola goccia di speranza
rimasta è nel cuore, da una goccia
puo' nascere un lago
Con le unghie mi aggrapperò
a quella speranza, nuoterò in quella goccia
per arrivare ad un nuovo mare
per osservare un nuovo cielo
più azzurri che mai ….
Nella mia fantasia
vuoti d'anima
e notti e giorni palpitanti
di ricordi.
E sono attimi fragili
che trattengo e colmano la sete,
sono mazzi di papaveri
che consolano i sensi e il sonno,
sono fuochi accesi
che inceneriscono la mia sera.
Per te sarò
come una giunchiglia
che sul petto stringe il sole
e conta le notti per respirare i
profumi di ogni fiore.
Per te sarò
uno sguardo delle nuvole,
per le mani un verso che spia l'inverno,
per l'anima un tramonto nudo
sulla sabbia del mare,
per la voce un ricordo
fermo nella fretta del cuore!
Silenzio. Scelto per non sentire le tue stonature.
Tutto tace. Nel tuo cuore, nel mio, parole ricacciate indietro affogano.
Smetti di colmare il silenzio con una perfetta dizione,
di riempire col suono della tua voce
spazi rimasti senza rumore.
Dietro le forme grammaticali voglio sentire il tuo respiro.
Essere spettatore esige la presenza di qualcuno sulla scena,
ma tu reciti la tua vita giù dal palco: non vuoi spettatori.
Solo quando smetterai di credere
che non c'è bisogno di dire nulla,
solo allora i cristalli di Boemia
dall'alto del tuo luogo sacro
si staccheranno per schiantarsi al suolo.
---
Silence. Chosen to not hear your false notes.
Everything is still. In your heart, in my heart, the swallowed words drown.
Stop to fill silence with perfect diction,
to stuff noiseless spaces
with the sound of your voice.
Beyond grammar I do want to feel your breath.
A beholder needs someone on the stage,
but you play your life in the stalls: you want no audience.
Only when you'll stop to believe
that there's no need to say nothing,
only then the Bohemian glasses
from the top of your holy place
will break off and crash.
Tutto tace. Nel tuo cuore, nel mio, parole ricacciate indietro affogano.
Smetti di colmare il silenzio con una perfetta dizione,
di riempire col suono della tua voce
spazi rimasti senza rumore.
Dietro le forme grammaticali voglio sentire il tuo respiro.
Essere spettatore esige la presenza di qualcuno sulla scena,
ma tu reciti la tua vita giù dal palco: non vuoi spettatori.
Solo quando smetterai di credere
che non c'è bisogno di dire nulla,
solo allora i cristalli di Boemia
dall'alto del tuo luogo sacro
si staccheranno per schiantarsi al suolo.
---
Silence. Chosen to not hear your false notes.
Everything is still. In your heart, in my heart, the swallowed words drown.
Stop to fill silence with perfect diction,
to stuff noiseless spaces
with the sound of your voice.
Beyond grammar I do want to feel your breath.
A beholder needs someone on the stage,
but you play your life in the stalls: you want no audience.
Only when you'll stop to believe
that there's no need to say nothing,
only then the Bohemian glasses
from the top of your holy place
will break off and crash.
Non avrò mai la risposta
al perchè non ci sei più.
Resterà sempre il silenzio
dopo la domanda.
Il punto di riferimento
l’esempio da seguire nella vita.
Non ci sei
da molto tempo.
Sei sempre presente
nella mia vita.
Percepisco
la tua presenza.
Giorni da
dimenticare.
Non ho pace
tu non lo vorresti questo.
Troppo forte
è la tua mancanza.
Mi piace pensare che non sei sola
ma con il nostro eroe.
Lui che ti voleva un bene immenso
anche lui ci ha lasciati troppo presto.
Tutti ti volevano bene
non poteva essere diversamente.
Eri buona con tutti pensavi per tutti
ti prodigavi per tutti.
Non ho pace
vorrei continuare con serenità.
Ogni volta che mi rialzo
qualcosa mi fa ricadere.
In un silenzio
sempre più opprimente.
al perchè non ci sei più.
Resterà sempre il silenzio
dopo la domanda.
Il punto di riferimento
l’esempio da seguire nella vita.
Non ci sei
da molto tempo.
Sei sempre presente
nella mia vita.
Percepisco
la tua presenza.
Giorni da
dimenticare.
Non ho pace
tu non lo vorresti questo.
Troppo forte
è la tua mancanza.
Mi piace pensare che non sei sola
ma con il nostro eroe.
Lui che ti voleva un bene immenso
anche lui ci ha lasciati troppo presto.
Tutti ti volevano bene
non poteva essere diversamente.
Eri buona con tutti pensavi per tutti
ti prodigavi per tutti.
Non ho pace
vorrei continuare con serenità.
Ogni volta che mi rialzo
qualcosa mi fa ricadere.
In un silenzio
sempre più opprimente.
Mi guardi
con gli occhi pieni di nostalgia
dietro ad un lume acceso.
Sai di crepuscolo e d'inchiostro
sigillato su un foglio infinito
a Dicembre.
Ti tengo cosi,
steso come si tiene il cielo,
rubando le stelle
posso intuire i tuoi pensieri
e raccogliere i bagliori
distratti e caduti
dove cade la neve.
con gli occhi pieni di nostalgia
dietro ad un lume acceso.
Sai di crepuscolo e d'inchiostro
sigillato su un foglio infinito
a Dicembre.
Ti tengo cosi,
steso come si tiene il cielo,
rubando le stelle
posso intuire i tuoi pensieri
e raccogliere i bagliori
distratti e caduti
dove cade la neve.
Ho vuoti di memoria...
Forse tornerai?
Cosi... Come torna la Primavera!
In un vortice di foglie
raccolgo tramonti,
aspetto di raccogliere
i papaveri e la luce,
aspetto di riprendermi tutti
i sapori e i colori del cielo,
abbottonata e stretta
la mia voce.
Forse tornerai?
Cosi... Come torna la Primavera!
In un vortice di foglie
raccolgo tramonti,
aspetto di raccogliere
i papaveri e la luce,
aspetto di riprendermi tutti
i sapori e i colori del cielo,
abbottonata e stretta
la mia voce.