La mia anima inferma
Depone il dolore
Ai piedi del cupo destino,
 
Dal campo vicino
Sacrifica il cuore
Che ancora il vagare non ferma.
 
Sarà per la crisi violenta
Che porta miserie africane
Ai lidi già poveri e tristi
 
Di orrori di schiavi già visti
Da donne isolane
Di nera pupilla già spenta.
 
Ma l’anima è persa
Per oggi e perfino domani
Senz’una speranza
 
Ne tetto ne pallida stanza
Son vuote le mani
E muore nel pianto sommersa.

 
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Profilo Autore: nabrunindu  

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Commenti  

Sara Cristofori
+2 # Sara Cristofori 12-06-2014 07:38
hai centrato questo momento così doloroso per tanti e anche per tutti :)
nabrunindu
+1 # nabrunindu 12-06-2014 11:59
si, grizabella, grazie, non si può più essere felici vedendo il mondo che ci circonda. :-)
Caterina Morabito*
+1 # Caterina Morabito* 12-06-2014 09:01
Nanni....mai così vera questa tua in questo particolare periodo, la speranza è l'unica forza alla quale bisogna aggrapparsi per poter andare avanti...
nabrunindu
+1 # nabrunindu 12-06-2014 12:01
certo, la speranza, ma essa vacilla quando vedi tutte queste malefatte, tutte queste ingiustizie, tutto il mondo che va a marcire, la poesia? certo, speriamo che ci sorregga. grazie caterina. :-) un sorriso per la speranza.
poetanarratore
+1 # poetanarratore 12-06-2014 14:21
Poesia generosa ,applaude con un dolore condiviso !
nabrunindu
+1 # nabrunindu 13-06-2014 00:33
grazie di cuore.
poesie profonde
+1 # poesie profonde 12-06-2014 22:51
Molto apprezzata, questa poesia, davvero ben scritta, un caro saluto :)
nabrunindu
+1 # nabrunindu 13-06-2014 00:33
ricambio il saluto con tanto affetto.grazie dell'apprezzame nto. :-)
Silvana Montarello
# Silvana Montarello 14-06-2014 19:30
Hai ragione non si vede il domani.....comp limenti.
nabrunindu
# nabrunindu 15-06-2014 17:43
grazie silvana, il fatto triste è che ci stiamo abituando anche a questo, vedi che non più notizia la morte di tanti poveretti?muoio no e basta, nell'indifferen za generale, e nell'oblio totale, anime sconosciute che annegano senza nome. :sad:
Testa Mala
# Testa Mala 15-06-2014 16:48
bellissima, uso sapiente delle parole e un respiro universale dato dalla molteplicità delle interpretazioni . Gli antichi schiavi stipati in grandi navi e deportati nelle piantagioni, i clandestini moderni, e l'uomo moderno schiavo in questa società.
nabrunindu
# nabrunindu 15-06-2014 17:48
verissimo, grazie, non è migliorato molto dai tempi delle antiche navi negriere, il dramma è lo stesso, e chissà quanti ci lasciano la pelle senza che nessuno lo sappia, sappiamo dei "salvati", e degli altri?io mi chiedo, ma queste persone avranno pure genitori, figli fratelli sorelle o parenti che ne sentono la mancanza?sembra incredibile. tutti si abituano e dimenticano, tranne gli isolani che li ricevono e ci devono convivere, un plauso commosso per loro. grazie testa mala di avermi permesso questo piccolo grande sfogo. grazie. :cry:

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