Lo guardo in tutta la sua beltà
come una dama nel suo bell’abito da ballo.
Si pavoneggia in un prato accogliente
e sfodera il suo charme presuntuoso.
La voce gialla surclassa gli altri suoni
come a voler prevalere su un coro di colori profumati
e si mostra all’ape laboriosa
e le dona la sua essenza con orgoglio
gongolandosi della sua gentil azione.
Passa le ore a mostrarsi a destra e a manca
e non si accorge che il suo tempo finisce
E un giorno si sveglia e con angoscia
Vede i suoi fieri petali appassire.
Si guarda intorno sbigottito
quasi a cercare uno sguardo impietosito
ma riesce soltanto a percepire
sorrisetti di scherno e compiacenza
e solo allora capisce quanto è inutile
una vita, pur se breve, spesa in lodi
ed in futili prestanze ed in lusinghe.
I suoi petali ormai vecchi sono al fine
di una sciapa pur se vivida esistenza
e gli brucia quell’abito ormai spento
trasformatosi in un triste e vecchio straccio.
Commenti
m'ama, non m'ama...m'ama, non m'ama
acuta e saggia come sempre, clap clap mary