Insostenibile. Date oscurità al silenzio. Datemi l’irrisolto tra il trascorrere del tempo e l’innocenza del sentire, lo sberleffo della parola nuda tra brandelli di carne e il bisogno di volare. Non è il chi sono che mi potrà dar sollievo ma il dove potrò andare senza la certezza d’essere. Leviga il passo l’agonia, affila il muto assetto, il vuoto partorito dall’assenza di sogno, immobile dolore denudato al cuore del ricordo. Rigurgito promesse di felicità ma il viaggio ha occhi chiusi e valigie vuote e l’urlo ha ingoiato partenza e arrivo nell’addio. Non ha più senso il pensiero lasciato domo ai piedi dell’oblio e l’anima , la guancia autentica e libera della bellezza ha nella salita il rifiuto della vetta. L’amore non decide più le sue ragioni ma si diverte a spillare speranza e a far sanguinare il desiderio. Non resta molto nel dopo se non il gelo della notte delle cose morte e le stelle a letto di pianto nell’illusione della tristezza e della necessità effimera di sentire il bisogno di sentire anche solo il miraggio del respiro dolente. La morte è il mio cappotto, ma non ripara dalla furia della solitudine, dalla rabbia, dalla rinuncia. L’addio ha il suo fiore più bello ai piedi della valle, il suo testamento fiorito sul mio petto. Il sole non ha più il suo cielo. Il fiume non ha più il suo mare. Io non ho più attese.
Commenti
UNA SEQUELA CHE LASCIA MEDITARE.
LIETA GIORNATA ROSARIA.
*****
Un buio da FAR ATTRAVERSARE IN FRETTA dall'anima tua poiché FUORI c'è ancora LUCE!
Se ci credi, anche PIU' di prima, MEGLIO di prima!
Come dopo ogni esperienza di oscurità, vinta dalla VITA! Soprattutto dell'ANIMA.
Un abbraccio Vera