Salme
irrigidite
dalla schiera d'alberi
scendono
vanno a riposare
pungono becchi
affamate battono
vortici dalle aiuole
sature di fumi
circondate
ondeggiano melense
l'ora di suoni
d'ovattate voci
senza rimorsi
s'adagiano a dormire
un sonno senza fine
dove capita
intristiscono
chi le osserva
cadere
irrigidite
dalla schiera d'alberi
scendono
vanno a riposare
pungono becchi
affamate battono
vortici dalle aiuole
sature di fumi
circondate
ondeggiano melense
l'ora di suoni
d'ovattate voci
senza rimorsi
s'adagiano a dormire
un sonno senza fine
dove capita
intristiscono
chi le osserva
cadere
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Anch'io ti rinnovo la stima per il tuo scrivere,che apprezzo sempre!
Antonia