Con l’addio alla morte
e la cessazione della vita
l’infinito tempo
solitario resta
Mai
la poggiata
grandine
sarai
poiché
il suon
del toccar
terra morente
mai
orecchie tue
udiranno
Uomo
tu mai
anche il sol
pensarlo
potrai
dell’uomo
esser
della vita
viver
e del morir
estasiarsi
Solo sei.
Solitario
l’infinito tempo
solo avrai
Commenti
L'addio è un saluto definitivo per un qualcosa o per qualcuno che mai più sarà; quindi se scrivi: l'addio alla morte... la saluti e la vita resta!
Però, poi dici che il tempo infinito, resta solitario; quindi... se c'è la morte, per me, il tempo infinito avrà compagnia! Concetto che rimarchi nella strofa finale.
Forse il testo doveva semplicemte iniziare così: "Con l'addio alla vita / l'infinito tempo / solitario resta"
Ma poi, perché estasiarsi della morte?
In linea di massima il testo non mi dispiace ma ho dei dubbi che solo tu puoi spiegarmi. Ciao!!!
Per me se si abbandona la Morte, la Vita perde senso e quindi cessa di esistere in quanto non ci potrà mai essere senza la sua fine. Infatti, io vedo la Morte e la Vita come una simbiosi, e senza una l’altra non può sopravvivere.
Secondo questo ragionamento, che non può accumunare tutti ovviamente, il tempo infinito rimane solo, e ti senti solo con esso per l’eternità, per cui il morire porterebbe un senso di distacco dalla solitudine e quindi di benessere.
Semplicemente non si sa cosa c’e dopo, infatti potrebbe continuare a esserci un tempo infinito, e di conseguenza le sofferenze di solitudine non cesserebbero mai, ma in caso contrario, lo svanire gioverebbe, o almeno io la penso così.
Vivere all’infinito può essere anche una tortura, è quello il senso della mia poesia... è un modo diverso di vedere le cose, non penso sia quello oggettivamente giusto, perché nessun pensiero è giusto e nessuno è sbagliato in poesia. O almeno io la penso in questo modo, ovviamente senza parlare di soggettività che lì si cade in altri campi.
Grazie ancora, spero di aver colmato i tuoi dubbi, e in caso contrario mi farebbe piacere continuare a spiegarmi.
Un saluto
Ma dopo un'accurata introspettiva riflessione, d'altronde credo sia questo l'obiettivo di "Addio", affermo di concordare pienamente con il pensiero dell'autore.
D'altro canto, per una maggior scorrevolezza e comprensione del brano in esame. avrei personalmente preferito l'aggiunta, almeno e soprattutto nella terza strofa, di punteggiatura.
lo reputo (dal bassissimo del mio pulpito) una buona opera!