Piove da un cielo invisibile
oscurato di nebbia
come fosse notte perenne.
Nelle strade
fango attaccaticcio.
Impulsi d’uggia e d’affetto,
di rammarico e dispetto
nel rimbombo di voci remote.
E i pensieri si rincorrono
rapidi come fulmini.
Occhi cosparsi di melma invernale,
ombre del viso percorse da lampi d’ira.
Uragano di dolore,
sisma d’afflizioni,
stagno d’indifferenza.
Il diavolo digrigna i denti
e incendia le coscienze.
E il tempo, come tornio,
lima sussurri e infedeltà,
consumando nei ricordi
i contorni lievi
di sagome inanimate.
oscurato di nebbia
come fosse notte perenne.
Nelle strade
fango attaccaticcio.
Impulsi d’uggia e d’affetto,
di rammarico e dispetto
nel rimbombo di voci remote.
E i pensieri si rincorrono
rapidi come fulmini.
Occhi cosparsi di melma invernale,
ombre del viso percorse da lampi d’ira.
Uragano di dolore,
sisma d’afflizioni,
stagno d’indifferenza.
Il diavolo digrigna i denti
e incendia le coscienze.
E il tempo, come tornio,
lima sussurri e infedeltà,
consumando nei ricordi
i contorni lievi
di sagome inanimate.
Commenti